E’ accaduto ancora una volta, un altro omicidio consumato per l’eccessivo possesso delle armi in America. Nella Contea di Louisa, in Virginia, un bimbo di quattro anni ha sparato al fratellino di due con una pistola che aveva trovato in casa: i due piccolini stavano giocando, poi il più grande ha trovato la pistola e convinto che si trattasse di un giocattolo ha premuto il grilletto.
Il fratellino di due anni non ha avuto scampo, è stato ucciso sul colpo dal proiettile che lo ha raggiunto al centro del petto. A nulla sono serviti i soccorsi, giunti tempestivamente nella casa dove abitavano i fratellini, il bambino è morto poco dopo nell’ospedale dell’Università della Virginia.
In casa con i bambini c’era la mamma, ma la donna, inconsapevole di ciò che stava accadendo, credeva che i due figlioletti stessero giocando come facevano ogni giorno. Adesso la polizia indaga per scoprire come l’arma sia andate a finire nelle mani del piccolo. Le autorità locali hanno lanciato un accorato appello a tutte le famiglie, in cui il maggiore Donald A. Lowe dell’ufficio dello sceriffo dichiara: “È di fondamentale importanza assicurarsi che le armi siano protette e fuori dalla portata dei bambini!”.
Il piccolo deceduto di fronte allo sguardo attonito del fratellino più grande si chiamava Tyson Aponte. I vicini di casa parlano della famiglia come delle brave persone, dei buoni cristiani che hanno a cuore la crescita dei loro figli e non riescono a capacitarsi di come sia potuta accadere una simile tragedia.
A lasciare perplessi e sconvolti è proprio la facilità con cui il bambino ha ritrovato la pistola, per giunta carica e pronta per sparare il colpo. Dai dati emersi nel 2018, aggiornati fino al mese di maggio, sono 5.598 i morti in sparatorie e incidenti. Le vittime di colpi partiti accidentalmente, sempre in questo periodo sono pari a 659. Impressionante è invece il numero di armi possedute dai civili negli Usa, ammontano infatti a 270 milioni.