USA: Amazon darà rifugio ai senzatetto di Seattle

Amazon ha progettato un rifugio per ospitare 275 senza tetto ogni notte: avranno a disposizione servizi igienici, cucina industriale, e camere. Sarà Amazon a pagare le spese.

USA: Amazon darà rifugio ai senzatetto di Seattle

Amazon ha progettato un campus a Seattle, nei primi anni del 2010. Ad oggi il campus conta 40 edifici, alcuni dedicati alle mamme, altri alle preghiere o alle sale giochi. Nella sede centrale di Amazon, però, non mancano attività volte al volontariato.

Per il 2020 è prevista l’apertura di un rifugio permanente che ospiterà 275 persone ogni notte. Nella Contea di King si contano oltre 12.500 senza tetto e questo rifugio ne potrà ospitare una piccola parte ogni notte, ma potrebbe essere il più grande rifugio dello stato di Washington. Saranno messe a disposizione camere singole e camere per famiglie, e anche gli animali domestici saranno ammessi. Nel rifugio saranno presenti servizi igienici ed una cucina industriale. 

Marty Hartman, direttrice dell’organizzazione no profit Mary’s Place, ricevette la proposta da Amazon nel 2017. Hartman ha dichiarato ” Non avevamo affatto idea che stessero pensando di costruirci una casa permanente. La gratitudine è molta.”

Oltre che ospitare senzatetto, la struttura potrà accogliere altre 75 persone durante gli stati di emergenze metereologiche. Due piani dell’edificio saranno messi a disposizione per delle famiglie con bambini affetti da malattie potenzialmente letali. I dipendenti di Amazon potranno fare del volontariato per leggere ai bambini o fare simulazioni di colloqui di lavoro con gli adulti. La missione principale è quella di evitare che i bambini dormano per strada. 

Alcuni attribuiscono ad Amazon l’aumento dei senza tetto: questo perché dal 2010 (anno di costruzione del campus) i prezzi degli affitti a Seattle sono aumentati di oltre il 40% rispetto alla media nazionale del 18%. Contemporaneamente, anche i senza tetto sono aumentati del 9% ogni anno dal 2014. Hartman, però, vuole smentire questa credenza, incolpando l’assenza di affitti a prezzi accessibili. Ha, inoltre, dichiarato “Non spetta alle corporazioni. Né alle congregazioni. Né al governo. Né alle fondazioni. Spetta a noi lavorare tutti insieme”.

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