USA: agenti DEA ai festini organizzati dai cartelli della droga

Secondo un rapporto diffuso dal Dipartimento di Giustizia statunitense, alcuni membri della DEA, agenzia antidroga americana, avrebbero partecipato a festini con prostitute organizzati dai narcotrafficanti

USA: agenti DEA ai festini organizzati dai cartelli della droga

Alcuni agenti della DEA (Drug Enforcement Administration, l’agenzia antidroga del Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti) sono finiti al centro di uno scandalo di proporzioni internazionali: secondo un rapporto federale dell’Ispettore Generale diffuso dal Dipartimento della Giustizia, almeno 7 agenti dell’antidroga sarebbero stati “pizzicati” ad intrattenersi in festini con prostitute organizzati proprio dai Narcos colombiani. Stando alla documentazione raccolta dalle indagini, resa pubblica nella giornata di ieri, i membri della DEA sotto accusa avrebbero accettato soldi e regali di vario genere dai narcotrafficanti, partecipando saltuariamente ad orge pagate dai trafficanti di droga.

Nel rapporto non è menzionato il Paese in cui sarebbero state commesse le infrazioni, ma fonti dell’Associated Press suggeriscono che la vicenda si sia svolta in Colombia, nazione in cui il traffico di droga ha assunto le dimensioni di una vera e propria piaga sociale (al punto che i cartelli colombiani vengono spesso definiti come uno “Stato dentro lo Stato“, dal momento che possono contare sulla complicità di polizia e magistrati locali, oltre che della stessa popolazione alla quale forniscono un impiego).

Le prime indagini erano partite nel 2009 e si erano chiuse nel 2012, prendendo in esame la condotta di alcuni agenti dell’FBI, della DEA, della U.S. Marshals Service e del Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives. Sebbene l’operazione non fosse stata particolarmente approfondita, aveva comunque portato alla conclusione che scandali di questo genere fossero più comuni di quanto si pensasse inizialmente (basti ricordare lo scandalo di Cartagena, con gli uomini della scorta di Obama sorpresi a partecipare a festini con prostitute, proprio nel 2012), ma che venissero puntualmente messi a tacere sul nascere. Stavolta però, è andata diversamente.

I sette agenti interessati sarebbero già stati sospesi dal servizio in via preventiva, e sono ora in corso accertamenti per stabilire se ci possa essere stata una fuga di notizie sensibili: l’incredibile leggerezza dei membri della DEA, infatti, non sta solo nell’aver partecipato alle feste dei narcotrafficanti in Colombia, accettando regali, armi e mazzette da questi ultimi, ma nel fatto di aver permesso a prostitute al soldo dei Narcos di accedere alle basi dell’antidroga. A stretto contatto con computer, blackberry ed altri dispositivi in dotazione agli stessi membri dell’agenzia antidroga, che contenevano dati sensibili, ai quali le prostitute che lavoravano per i cartelli avrebbero potuto avere facilmente accesso.

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