La Commissione europea ha fatto sapere in una conferenza stampa che 15 Paesi sono coinvolti nello scandalo “uova contaminate da insetticida fipronil“. Alcune aziende coinvolte nello scandalo forniscono anche l’Italia di uova, ma ciò non significa che ne abbiano consegnate di contaminate, sicuramente il nostro Paese ora è sotto la lente dei controlli.
Oltre ad alcuni Paesi dell’Unione europea – Italia, Germania, Francia, Olanda, Belgio, Irlanda, Polonia, Lussemburgo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Danimarca, Svezia, Regno Unito, Austria – sono coinvolti nello scandalo la Svizzera e Hong Kong. Il 26 settembre a Bruxelles, è stato annunciato da Daniel Rosario, portavoce Ue per il Commercio e l’Agricoltura, una riunione speciale della Commissione europea per trattare lo scandalo delle uova contaminate.
Il ministero della Salute ha reso noto che le autorità sanitarie hanno già provveduto a sequestrare in Italia alcuni prodotti giunti da un’azienda francese che si riforniva di uova da uno degli allevamenti olandesi che usava fipronil. E’ stata la stessa Francia, l’8 agosto, a segnalare all’Italia i prodotti sotto inchiesta, che per questo motivo non sono stati messi in commercio.
I rischi per la salute dipendono dalla quantità di sostanza ingerita. Nella normalità non dovrebbero sopraggiungere eccessivi problemi, ma non vanno escluse complicazioni in particolare per i bambini. Il fluocianobenpirazolo, nome chimico del fipronil, è un insetticida ad ampio spettro, che va a disturbare l’attività del sistema nervoso centrale dell’insetto che come effetto ha una ipereccitazione dei nervi e dei muscoli.
L’insetticida viene usato solitamente contro le pulci, la sua attività è lenta, tanto che una volta avvelenato, l’insetto non muore immediatamente, ma ha tutto il tempo di ritornare alla sua colonia, avvelenando, in un effetto a catena, gli altri membri del gruppo. Il fipronil è contenuto come principio attivo anche in alcuni prodotti commerciali antiparassitari che vengono utilizzati per gli animali da compagnia.
L’Oms mette in guardia e vieta l’uso di fipronil: è pericoloso tanto per il fegato, quanto per reni e tiroide. Chi viene a contatto con forti dosi di fipronil è suscettibile a ipereccitabilità, irritabilità e tremori, nello stadio più grave a letargia e convulsioni.
I sintomi fortunatamente sono reversibili, non appena viene terminata l’esposizione. La sostanza viene assorbita lentamente attraverso l’intestino, i medici, per ridurre l’assorbimento, consigliano una lavanda gastrica, un purgante salino oppure carbone attivo. Un antidoto specifico ancora non è noto.