Un quarto di secolo dalla morte di Lady D. senza commemorazioni pubbliche

25 anni fa il mondo si svegliava con la notizia della morte della amatissima Lady Diana a soli 36 anni. La dolorosa camminata dei due figli adolescenti ai tempi, si traduce oggi in una commemorazione divisa da parte dei due fratelli

Un quarto di secolo dalla morte di Lady D. senza commemorazioni pubbliche

A 25 anni dalla morte, quello che fu uno schock collettivo per un incidete assurdo che strappò alla vita a soli 36 anni l’amatissima Lady D.,principessa del Galles, il ricordo della donna è ancora vivo.

Benchè, contrariamente allo scorso anno, quando William ed Hanry svelarono la statua in onore della madre, quest’anno i due celebrano divisi l’importante anniversario : uno a Windsor, l’altro in California. Ognuno trascorrerà questa giornata privatamente senza alcun tipo di commemorazione pubblica benchè il popolo che la amò le stia dedicando comunque, a Londra come a Parigi, fiori , pensieri, bigliettini commossi.

Mentre è mancato, in occasione di questo importante anniversario, un gesto congiunto dei due figli di una delle donne più iconiche ed apprezzate al mondo, il popolo ha fatto partire un memoriale spontaneo. 

Protagonista di una favola triste, Diana ebbe sempre una attenzione delicata per gli ultimi tanto da farne sopravvivere la memoria nel corso degli anni. Una donna tra luci ed ombre, demonizzata e beatificata allo stesso tempo perchè così lontana dall’etichetta imposta ma con quel fattore umano naturale, spontaneo e potente.

Le sue fondazioni vengono portate avanti, sebbene anche queste separatamente, dai due figli ma a parte gli scopi encomiabili, nessuno può dimenticare la principessa e tutti faticano nel vedere nei figli quello spirito unico che solo lei aveva ed emanava encomiabilmente.

Una volta, in un’intervista la principessa triste, a proposito del suo matrimonio naufragato, disse “Mi piacerebbe essere la regina nei cuori delle persone”

È proprio in questi anni che l’immagine di Diana creò una breccia indissolubile nell’immaginario collettivo: costantemente sotto i riflettori della stampa,fu naturale per lei mostrare le sue doti di donna generosa e molto semplice. Fu poi la tragica fine a sancirne l’immortalità nel cuore della gente che ne apprezzava il non seguire l’etichetta, come una sorta dilibretto di istruzioni ma si faceva guidare esclusivamente dal cuore.

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