UK: uccise il vicino pedofilo che aveva violentato i suoi figli, oggi racconta la sua storia

Nel 2014 Sarah Sands uccise il vicino Michael Pleasted, che aveva violentato tre dei suoi figli. Il pedofilo, già condannato, aveva cambiato il suo nome per celare i suoi crimini. Oggi, dopo 4 anni di prigione, la donna e i figli raccontano la loro storia.

UK: uccise il vicino pedofilo che aveva violentato i suoi figli, oggi racconta la sua storia

Una madre single di 5 figli che ha pugnalato a morte il suo vicino pedofilo, dopo aver scoperto che aveva abusato di tre dei suoi figli, racconta oggi la sua storia affinché non possano più ripetersi i fatti che hanno portato alla violenza sui suoi bambini. Sarah Sands uccise nel 2014 il vicino 77enne Michael Pleasted.

Parlando in un nuovo straordinario documentario della BBC, intitolato “Ho ucciso lo stupratore dei miei figli“, la donna ed i figli si sono aperti sulla vicenda per la prima volta, ora che tutti hanno compiuto 18 anni ed hanno rinunciato al loro diritto all’anonimato a vita per sostenere la madre. La donna è uscita di prigione dopo aver scontato quattro anni dei 7 anni e mezzo ai quali fu condannata nel 2015 per omicidio colposo.

Bradley ed i gemelli Alfie e Reece, che all’epoca dei fatti avevano 12 e 11 anni, avevano confessato alla madre che il vicino li aveva molestati dopo che era emerso che aveva già fatto lo stesso su altri bambini del palazzo. I fatti avvennero presso un condominio vicino nella zona est di Londra, dove Sarah pensava che Pleasted fosse un vicino amichevole, ed aveva addirittura cucinato per lui prima della confessione dei bambini.

Non sapevano che l’uomo fosse in realtà Robin Moult, pedofilo già condannato 24 volte nel corso di tre decenni di abusi su minori. Una scappatoia legale consente infatti agli autori di reati sessuali registrati di cambiare il proprio nome. Lo stratagemma può aiutare le persone a ottenere non solo una nuova patente di guida e passaporto, ma anche una nuova fedina penale pulita. La signora Sands sta ora facendo una campagna per un inasprimento delle regole, affinché i condannati per reati sessuali non possano cambiare i loro nomi per celare i loro crimini.

Nel documentario, la signora Sands ha ricordato il giorno in cui è andata a confrontare Pleasted dopo aver bevuto due bottiglie di vino, sperando di spaventarlo e fargli confessare i suoi crimini per evitare che i figli dovessero testimoniare in tribunale.  “Non sapevo cosa stavo facendo. Ero spaventata, lui non mostrava paura e non provava alcun rimorso. Mi disse sorridendo che i miei bambini stavano mentendo e ha cercato di afferrare il mio coltello“. La donna ha colpito il pedofilo 8 volte, ma racconta che non aveva mai avuto intenzione di ucciderlo.

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