Diciotto persone sono state accusate di furto con scasso dopo avere salvato 20 cuccioli di beagle da un centro di sperimentazione sugli animali in Inghilterra. La banda di animalisti riuscì ad entrare nel centro di MBR Acres, situato Wyton nel Cambridgeshire, poco prima delle 6 del mattino del 20 dicembre 2022.
Il gruppo affermò all’epoca di essere riuscito a portare 12 dei suoi sostenitori all’interno della controversa struttura, e a salvare 20 animali. La polizia del Cambridgeshire è riuscita a recuperare due beagle e a riportarli alla struttura, ma 18 di loro non sono mai stati recuperati. Secondo quanto riferito, la società MBR Acres, di proprietà della Marshall BioResources, alleva circa duemila beagle all’anno per venderli, una volta raggiunte le 16 settimane di età, a università e laboratori privati di tutto il mondo per la ricerca sperimentale.
I beagle vengono spesso utilizzati negli esperimenti, in quanto per razza sono animali docili e di buon carattere. Dopo il raid, MBR Acres ha descritto i manifestanti come “estremisti“, ed ha affermato che le loro azioni “hanno posto sotto stress i nostri animali e il personale“. La struttura era già finita sotto accusa per infestazioni di mosche, edifici poco igienici, mancanza di cuccie e cani senza accesso a spazi esterni.
A più di un anno e mezzo dai fatti, 12 attivisti sono stati accusati di furto con scasso e 6 di favoreggiamento. Gli imputati compariranno davanti ai magistrati di Cambridge il 25 luglio per un patteggiamento, secondo una dichiarazione rilasciata dal gruppo attivista Animal Rising, che ritiene che qualsiasi processo successivo sarà un “momento significativo” per la questione della sperimentazione animale.
“Questo caso non riguarda un furto con scasso“, ha affermato Dan Kidby, co-fondatore e co-direttore di Animal Rising. “Si tratta piuttosto di mettere sotto processo l’industria della sperimentazione animale, ponendo gli occhi della nazione su questa pratica e costringendo l’industria a difendersi davanti a una giuria di 12 persone comuni”.