UK, ruba la carta di credito a un paziente morto per Covid e la usa al distributore automatico

Protagonista dell'assurdo gesto è un'infermiera che operava in un ospedale di Birmingham, nel Regno Unito. La donna, una giovane 23enne, adesso è stata condannata a due pene detentive di cinque mesi di reclusione, entrambe però sospese.

UK, ruba la carta di credito a un paziente morto per Covid e la usa al distributore automatico

Un gesto ignobile quello compiuto da un’infermiera 23enne che prestava servizio in un ospedale di Birmingham, nel Regno Unito. Infatti, secondo quanto riferisce la stampa internazionale, Ayesha Basharat, questo il nome della sanitaria, negli scorsi mesi ha utilizzato la carta di credito di un paziente deceduto per Covid-19 per fare acquisti al distributore automatico dell’ospedale. Tutto è avvenuto 15 minuti dopo la morte del degente. 

La giovane ha sfilato la carta di credito al poveretto, e senza pensarci su due volte l’ha utilizzata al distributore per comperare dolci e bevande gassate. Ma non contenta nei giorni successivi ci ha riprovato. A questo punto i familiari della vittima si sono accorti che qualcuno, al di fuori della cerchia familiare, stesse usando la carta di credito del loro congiunto scomparso. Immediatamente la carta è stata bloccata e dopo un’indagine serrata si è riusciti a scoprire chi è che stava utilizzando la card. 

Infermiera licenziata

Interrogata dalle forze dell’ordine, inzialmente la 23enne ha negato ogni responsabilità, affermando di aver trovato la carta sul pavimento e averla confusa con la sua. Poi però ha ammesso di averla rubata al paziente. La donna, la sera stessa del decesso dell’uomo, ha comprato con la carta di credito 6 generi alimentari del valore di una sterlina l’uno. 

Quattro giorni dopo, quando è tornata a lavoro, la carta era stata già disattivata. La polizia inglese è riuscita a rintracciare la donna anche grazie ai video delle telecamere di videosorveglianza del nosocomio e dall’analisi dei documenti della carta. La donna adesso è stata licenziata dall’azienda ospedaliera. 

Nel frattempo il Tribunale di Birmingham si è espresso su di lei, condannandola a due pene detentive di cinque mesi di reclusione, entrambe però sospese. Nelle prossime ore, o al massimo nei prossimi, non è escluso che si riescano a conoscere ulteriori dettagli su questo assurdo epidodio avvenuto nel Regno Unito. 

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