UK, muore mentre è in gita scolastica. La famiglia: "Vogliamo la verità"

La morte della loro piccola in gita scolastica getta nello sconforto più totale una coppia di genitori che hanno perso tutto e che ora chiedono solo le risposte alla tragedia enorme che devono affrontare.

UK, muore mentre è in gita scolastica. La famiglia: "Vogliamo la verità"

La perdita di un figlio getta nello sconforto i membri che devono imparare a sopravvivere. Quando si perde un figlio bisogna affrontare il dolore del lutto, ma nel momento in cui scopri che non si sa perché sia avvenuta la tragedia, ti poni mille domande chiedendo giustizia. Una coppia di genitori, non solo ha dovuto subire la morte della figlia, ma ha anche perso tutto il resto, compreso il lavoro e la casa. 

Il trauma della perdita della propria figlia è davvero sconvolgente al punto che rischia di segnare anche altri aspetti della vita. In seguito alla morte della loro figlia di 12 anni avvenuta in gita scolastica in Francia, dei genitori chiedono giustizia, ma sono caduti nel baratro considerando che hanno perso anche il lavoro e la casa riuscendo a malapena a sopravvivere.

La notizia di questa ragazzina di 12 anni precipitata nel lago durante una gita scolastica nel 2015 è riportata da The Sun al quale i genitori hanno affidato il loro sconforto. Da quel momento, la famiglia non ha avuto più un attimo di tregua. La madre è arrivata a creare una sorta di nido, di santuario con tutti i vestiti della figlia in camera dove si rifugia nei momenti difficili al punto da rimanerne avvolta per 5 mesi di fila. L’attività dei traslochi del padre è andata in fallimento. 

Da quel momento, considerando anche che hanno avuto difficoltà a pagare il mutuo della casa, hanno deciso di cambiare totalmente vita e trasferirsi in Portogallo dove vivono in una roulotte. Proprio il padre racconta a The Sun la sua storia: “Eravamo una famiglia normale. Avevo un’attività di successo e una bella casa a Kirk Ella, mia moglie era un’impiegata pubblica da 30 anni. La morte di Jess ha devastato le nostre vite, ora irriconoscibili”.

A distanza di 6 anni, la famiglia non sa ancora nulla, non conosce le dinamiche dell’incidente nel quale la loro figlia ha perso la vita. Raccontano di essere stati contattati dalla scuola in seguito a un incidente e poi hanno chiamato l’ospedale in cui il medico ha spiegato loro di precipitarsi immediatamente in loco per le condizioni critiche in cui la figlia versava e che non sapevano se ce l’avrebbe fatta a sopravvivere. 

Soltanto in aeroporto, alla partenza per la Francia, sono stati informati della morte della figlia. Oggi chiedono giustizia e vogliono avere le risposte alle domande che cercano, dal momento che la scuola ha negato qualsiasi commento in merito. Hanno istituito una associazione per Jess e sperano di avere prima o poi le risposte che cercano perché solo in quel momento sarà tutto finito.

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