UK, impedisce al figlio di 7 anni con un tumore di fare la chemio: "È pericolosa"

Una mamma, temendo gli effetti collaterali, evita al figlio malato di cancro di sottoporsi a terapia. Oggi, il bimbo, cresciuto, può raccontare la sua esperienza e la sua guarigione.

UK, impedisce al figlio di 7 anni con un tumore di fare la chemio: "È pericolosa"

I tumori sono alcune delle patologie più terribili che una persona possa vivere e spesso i bambini sono i soggetti maggiormente colpiti. Per questa ragione, alcune terapie come la chemio o la radio possono aiutare in modo che il tumore non si allarghi troppo. A volte, capita che un genitore, una madre, in questo caso, non permetta al figlio di sottoporsi a cicli di chemioterapia in quanto ritenuta pericolosa. Ecco la seguente storia. 

Il fatto qui seguente è accaduto nel Regno Unito, per la precisione, a Devon, come riporta The Mirror, dove una mamma decide di scappare con il figlio di 7 anni a cui è stato diagnosticato un cancro al cervello per evitargli di fare la chemioterapia, poiché ritenuta eccessivamente pericolosa per il piccolo. All’epoca dei fatti, il bimbo aveva 7 anni, oggi ne ha 16 e può raccontare la sua esperienza. 

Il bimbo di 7 anni a cui è stato diagnosticato un medulloblastoma di grado 4, dopo l’operazione avrebbe dovuto sottoporsi a dei cicli di chemioterapia e radioterapia, come solitamente avviene in questi casi. Ma la madre si è rifiutata scappando con lui e portandolo a casa di un amico per impedirglielo. 

La madre era anche riuscita a raccogliere dei fondi per una terapia con fasci di protoni negli Stati Uniti, ma non ha avuto il consenso per fare al bambino un viaggio del genere. La donna ha evitato i cicli al bambino proprio perché temeva eventuali effetti collaterali. Ecco come Neon, il bambino, ora 16enne, racconta quei momenti: “Mia madre è scappata con me per non farmi fare la radioterapia per un tumore al cervello. Dormivo quando sono stato svegliato da voci che non riconoscevo. Ricordo di aver visto tanti poliziotti, alcuni avevano pistole, e ricordo che una poliziotta doveva venire con noi. Ho chiesto a mamma se l’avrei mai più rivista”.

Il bambino è stato affidato al padre e ha continuato le cure che lo hanno portato alla guarigione, separandosi dalla madre. La terapia a base di fasci di protoni è attualmente in lavorazione nel Regno Unito e se fosse stata permessa ai tempi, sicuramente avrebbe potuto salvare altri bambini.

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