Incredibile quanto avvenuto al Portsmouth Hospitals NHS Trust di Portsmouth (Inghilterra), dove i medici hanno convocato una donna originaria di Bognor Regis (West Sussex), complimentandosi con lei per il fatto di essere rimasta incinta. Peccato che il personale dell’ospedale abbia tratto le proprie conclusioni senza nemmeno dare un’occhiata alla data di nascita della donna in questione: perché Doris Ayling, la donna che i dottori erano convinti fosse rimasta incinta, è una giovincella classe 1915.
Nonostante ciò, Doris è stata invitata presso la struttura ospedaliera per le analisi prenatali di rito. Enorme è stata la sorpresa della donna quando le è stata recapitata la lettera: “Ho 100 anni, ho tre figli e più di 20 fra nipoti e pronipoti, ma sono 70 anni che non rimango incinta!”. La protagonista del curioso episodio ha infatti spiegato che: “Ho avuto tre figli: uno a 20 anni, uno a 23 ed uno a 29, ma è abbastanza per me”.
Tuttavia Doris, che diventerà centenaria il prossimo 21 Settembre, ha anche affermato che: “Mi terrò la lettera. E’ un ottimo spunto di conversazione”. “Ero divertita-ha poi confessato la 99enne al quotidiano locale Bognor Regis Observer–non sono mai stata all’ospedale di Portsmouth, e non so nemmeno dove sia il Fareham (la struttura dalla quale è partita la lettera, nda). E’ un mistero come io possa aver ricevuto una lettera del genere”.
Un portavoce dell’ospedale ha poi commentato l’episodio affermando che: “Abbiamo scritto alla signora che la lettera di appuntamento le era stata recapitata erroneamente”. La versione ufficiale del Portsmouth Hospital NHS Trust è quindi quella dell’errore amministrativo: “E’ raro, ma può succedere. Ci siamo scusati per l’allarme procurato che quest’errore ha potuto causare”.
Doris però era tutt’altro che in ansia per la notizia della sua gravidanza, dal momento che sapeva già quanto le possibilità che potesse rimanere incinta a 99 anni fossero praticamente inesistenti. Anche Brian, 76 anni, uno dei tre figli della donna, ha commentato con uno spensierato: “Quando mia madre me l’ha fatto leggere, mi sono fatto una gran risata”.