UK: decapitò la madre perché pensava fosse il diavolo, assolto per infermità mentale

Il 41enne Ernest Grusza decapitò la madre 59enne Wiesslawa Mierzejeska e mostrò poi la sua testa recisa alla polizia dalla finestra. L'uomo è stato dichiarato non colpevole per infermità mentale, ma dovrà essere ricoverato in ospedale indefinitamente.

UK: decapitò la madre perché pensava fosse il diavolo, assolto per infermità mentale

Decapitò la madre perché pensava che fosse il diavolo, e mostrò la sua testa recisa alla polizia dalla finestra per dimostrare quello che aveva fatto. Il protagonista del folle gesto è stato adesso dichiarato non colpevole perché dichiarato insano di mente, ma dovrà subire un ricovero indefinito presso un ospedale.

La vicenda arriva dal Regno Unito, dove lo scorso 22 febbraio il 41enne Ernest Grusza uccise la madre 59enne Wiesslawa Mierzejeska nell’appartamento di lei presso St Ives nel Cambridgeshire. Dopo l’omicidio l’uomo sezionò il corpo della madre in 11 pezzi e avvolse le parti  nella pellicola trasparente.

Il 41enne uscì quindi dall’appartamento e si recò in un negozio locale ancora ricoperto di sangue, dove il proprietario chiamò il 999, numero di emergenza inglese. Quando i poliziotti arrivarono all’appartamento della Mierzejeska si trovarono davanti scene “da incubo“. Mentre gli agenti perlustravano la proprietà, Grusza scartò alcune delle parti del corpo che aveva sistemato in frigo ed in credenza, ed espose la testa recisa della madre dalla finestra della cucina.

L’uomo venne immediatamente arrestato sul posto, ed è arrivata oggi per lui la condanna ad un ricovero ospedaliero indefinito. Il giudice del processo ha commentato: “Uno dei deliri più convinti di Grusza era credere che sua madre fosse il Diavolo. Dio gli aveva detto di ucciderla e smembrare il suo corpo per distruggere il male. Era convinto che sarebbe risorta se avesse versato acqua santa e sangue sulle sue parti del corpo smembrate”.

Descrivendo il caso come estremamente tragico, il giudice ha detto l’uomo e la madre erano immigrati di origine polacca erano lavoratori che vivevano nel Regno Unito da diversi anni. Grusza veniva descritto come un “uomo tranquillo e riservato, senza alcun accenno a comportamenti violenti“, ma pare che la sua salute mentale abbia iniziato a deteriorarsi a gennaio di quest’anno. L’uomo è stato diagnosticato con un disordine bipolare affettivo, e secondo lo psichiatra che ha testimoniato al processo l’omicidio è avvenuto nel corso di un attacco psicotico.

Wiesslawa aveva cercato di far ricoverare il figlio ed aveva cercato di chiedere aiuto per lui tramite diversi canali, tra cui i servizi sociali ed i servizi di emergenza. Nessuno però fornì ai due l’aiuto di cui l’uomo aveva disperatamente bisogno. La giuria ha dichiarato Grusza non colpevole a causa della sua infermità mentale, ed il giudice ha stabilito che sarà ricoverato in ospedale indefinitamente.

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