UK, anestesista scattava foto indecenti ai minori che curava: condannato

Edward Finn, anestesista 36enne del servizio sanitario inglese, scattava segretamente foto indecenti di pazienti minori. L'uomo è stato condannato a 12 anni per aver aver danneggiato l'immagine del sistema sanitario inglese.

UK, anestesista scattava foto indecenti ai minori che curava: condannato

È stato condannato a 12 anni dietro le sbarre il medico del servizio sanitario nazionale inglese che scattava segretamente foto indecenti dei bambini che aveva in cura e di una donna che aveva anestetizzato. Il protagonista della scabrosa vicenda si chiama Edward Finn, un anestesista 36enne sposato.

L’uomo, che che aveva rilasciato un’intervista alla BBC nell’ambito dello sciopero dei medici junior e aveva lavorato in reparti sovraffollati durante la pandemia di Covid, per anni ha svolto i suoi atti illeciti nei tre ospedali presso i quali lavorava. In due dei suoi atti più inquietanti ha fotografato una paziente che aveva anestetizzato e una bambina che stava subendo un’operazione.

La sua attività è venuta alla luce il 12 novembre dello scorso anno, dopo che immagini di bambini senza veli sono state trovate sui suoi due iPad da un membro inorridito della sua famiglia che ha sporto denuncia. Quando i poliziotti hanno fatto irruzione nella sua casa, che all’epoca condivideva con il figlio piccolo e la moglie, che lo ha lasciato in seguito all’arresto, hanno trovato nascoste in un armadio sex dolls a forma di bambino e di adulto.

Ha anche archiviato migliaia di immagini sessualmente esplicite di bambini sui suoi computer e sul suo telefono cellulare in file denominati “Nascosti”, con foto di bambini nudi che “sembravano evidentemente in difficoltà” e c’erano alcune “bambine incatenate ai letti“. Quasi tutte le immagini che ha conservato riguardavano femmine, la più giovane era una bambina di 12 mesi e la maggiore aveva 14 anni.

Ho provato a fermarmi ma non ci riesco. Non sto male, ma non riesco a fermarmi. Non ho scusanti“, disse all’epoca. La Crown Court di Nottingham lo ha condannato a 12 anni per aver aver danneggiato irrimediabilmente l’immagine della sanità pubblica, facendo venire meno la fiducia dei pazienti nella professione medica.

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