UK: 24enne giocatore di videogame muore in casa a causa di un coagulo di sangue letale

A causa dell'imposizione delle serrate e del licenziamento in massa del personale in tutto il pianeta, molte persone hanno trovato svariati modi per trascorrere il tempo e fuggire così dalla realtà. Louis O'Neill credeva che la soluzione fosse nei videogame.

UK: 24enne giocatore di videogame muore in casa a causa di un coagulo di sangue letale

Purtroppo arriva la triste notizia dall’UK. Per un giovane inglese di 23 anni, i risultati del duro lockdown e dei licenziamenti di massa sono stati a dir poco devastanti. Era un bravo allenatore di calcio inglese di soli ventitré anni: si chiamava Louis O’Neill e, purtroppo, è rimasto così sopraffatto dal mondo virtuale da diventare così inattivo a livello fisico che ha perso tristemente la propria vita.

Il papà di Louis ha pubblicato la triste vicenda in un post sul noto social network Facebook, per riuscire così a sensibilizzare tutta l’opinione pubblica sugli effetti della sedentarietà e su come i videogames permettano alle ore di scorrere molto, troppo velocemente. Il post è molto utile per riuscire a mettere le persone in guardia dalle insidie di una vita troppo sedentaria, anche se purtroppo imposta dal Covid-19.

L’allenatore di calcio Louis O’Neill si era lamentato di un forte dolore all’arto inferiore sinistro poco prima di sentirsi male e morire. Il dolore poi si è rivelato essere un coagulo di sangue letale per Louis, generato da una trombosi alla gamba. La scienza ci dice che se il coagulo viene lasciato non trattato, può provocare tremendi dolori e può sfociare addirittura in un’embolia del polmone. Ciò accade quando un coagulo di sangue si sfalda e si dirige verso i polmoni stessi.

Il coagulo può, in alcuni casi, bloccare definitivamente una arteria polmonare e di conseguenza ridurre di molto i livelli di ossigeno nel sangue stesso. La scienza ci dice che diversi fattori possono aumentare il rischio di trombosi: per esempio il grasso eccessivo oppure il fumo da tabacco. Però, il papà dell’allenatore di calcio ritiene che la morte di Louis si sarebbe potuta evitare se il ragazzo si fosse maggiormente sforzato nell’esercizio fisico.

La verità è che, molto spesso, muoversi, camminare, pedalare in bicicletta, può essere faticoso, però, al contempo, può aiutare molto a favorire il flusso sanguigno nel corpo stesso, andando così a ridurre la possibile coagulazione del sangue. Aspettiamo l’autopsia del medico legale sul giovane Louis O’Neill che ci dirà come sono andate realmente le cose.

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