Ucraina, Oleg perde sua moglie in un bombardamento russo: lo straziante racconto ai cronisti

Oleg ha perso la moglie sotto le macerie della loro casa distrutta dai missili, raccontando ai cronisti tutto l'orrore della guerra che, in pochi minuti, ha portato via il suo amore e i loro sogni.

Ucraina, Oleg perde sua moglie in un bombardamento russo: lo straziante racconto ai cronisti

Immaginiamo una famigliola felice, che sta per andare a letto. Immaginiamo questa famiglia distrutta per sempre, qualche attimo dopo. E’ questo quel che provoca la guerra. 

Nei bombardamenti dei russi su Zhytomyr (150 chilometri di Kiev), è stata colpita anche un’abitazione “colpevole” solo di trovarsi poco lontano da un accampamento militare ucraino, assieme ad altre nella stessa zona. 

L’accaduto 

I missili hanno colpito l’abitazione del 32enne Oleg Rubak, di lato e alle spalle, creando un cratere profondo cinque metri. Nell’impatto, Oleg è sopravvissuto, ma la sua casa è ridotta ad un cumulo di macerie sotto cui ha perso la vita la moglie Katarina Chternova, 29 anni, che non ha avuto scampo.

E’ stato Oleg, incredulo di essere ancora vivo, a raccontare ai cronisti che si stanno occupando, in diretta, della guerra della Russia all’Ucraina, quello che i suoi occhi hanno visto. Queste le sue prime parole,riferite alla moglie deceduta, rilasciate all’agenzia di stampa AFP: “Un minuto prima è andata a dormire, un attimo dopo c’era il nulla”. 

Alle sue spalle, la loro casa distrutta, che di casa non ha più nulla, nemmeno una stanza, ma che è solo un inferno. Oltre a lui si è riuscita a salvare anche la figlioletta di 1 anno e mezzo, con cui l’uomo stava giocando in salone, fatto di mattoni e legno,mentre Katia era andata a dormire. La piccola è stata miracolosamente estratta viva dalle macerie. Ora che Katarina non c’è più, suo marito si augura solo che sia in Paradiso e che stia bene. Riguardo a Putin, solo parole cariche di odio, pronunciate ai cronisti: “Lo voglio morto, voglio che bruci all’inferno per l’eternità”. 

Quando i missili hanno colpito la sua casa, l’ingegnere 32enne ha preso il suo cellulare e acceso la torcia per intravedere sua figlia e sua moglie. La piccola non si muoveva e tutto il mondo gli è crollato addosso, ma poi le ha preso la mano e ha iniziato a piangere. “Era il suono più bello che avessi sentito in vita mia”, ha detto.Katia, invece, era ancora sotto i mattoni e le travi del soffitto. Oleg ha scavato disperatamente a mani nude, ha detto, mostrando i lividi rossi e le cicatrici, con la speranza di trovarla viva. Per lei non c’era, purtroppo, più nulla da fare. 

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