Ucraina, mamma killer partorisce il figlio e lo uccide con forbicine per unghie: condannata a 2 anni di carcere

In Ucraina meridionale, una 30enne, già madre di altri 2 figli, ha ucciso il figlio appena partorito da sola in casa, per poi gettarlo nella spazzatura.

Ucraina, mamma killer partorisce il figlio e lo uccide con forbicine per unghie: condannata a 2 anni di carcere

Una notizia da brividi. Il 5 gennaio scorso, Anastasia Skorychenko, questo il nome della killer 30enne, è stata accusata dell‘omicidio premeditato del figlio appena nato. Già madre di due bambine, la donna avrebbe ucciso il neonato con una forbicina per unghie, appena dopo averlo partorito.

Anastasia avrebbe confessato il delitto dopo il ritrovamento del piccolo, privo di vita, in un bidone della spazzatura vicino casa, tentando anche di giustificare l’atroce omicidio, dicendo che non poteva permettersi di badare anche a lui, avendo già due figli.

L’accaduto

 La 30enne di Mykolaiv, nell’Ucraina meridionale, aveva nascosto a tutti la gravidanza e, in tutti e nove i mesi di silenzio, aveva pianificato come sbarazzarsi di quel piccolino, dopo averlo messo al mondo. Al tribunale di Mykolaiv, ha dichiarato di aver avuto contrazioni durante la notte, di essersi alzata dal letto e di aver partorito da sola, in balcone, in una bacinella.

Il tutto per non farsi sentire dalle figlie di 4 e 7 anni e dalla nonna, che si trovavano nell’abitazione in cui è avvenuto l’atroce omicidio. A quel punto, dopo aver partorito, avrebbe tagliato il cordone ombellicale con una forbicina per le unghie trovata in casa e con quello stesso attrezzo avrebbe massacrato, con accanimento, il corpo del piccolo. 

Il pm ha dichiarato al tribunale che la donna ha inflitto 22 ferite da taglio sul corpicino, al collo, all’addome, alle mani del bambino, per poi nasconderlo in un sacchetto e sparazzarsi del neonato morto, gettandolo via in un bidone della spazzatura, dove il cadavere è stato ritrovato da un residente della zona che ha allertato i soccorsi e la polizia, con l’individuazione della responsabile.

Il tribunale ha stabilito che il neonato era perfettamente sano, che il delitto è stato estremamente efferato, che la killer non ha disturbi mentali o depressione, ma la sua ammissione di colpevolezza ha portato uno sconto della pena. La donna, finita in manette, dovrà farsi 2 anni di carcere.

Continua a leggere su Fidelity News