Ucraina, madre con due bambine bloccata a Kiev: "Lasciateci tornare in Italia"

In Ucraina, una donna è bloccata nel suo appartamento insieme alla figlia disabile. Vorrebbe fuggire, ma è impossibilitata a farlo a causa della situazione che vige in quella terra e chiede aiuto.

Ucraina, madre con due bambine bloccata a Kiev: "Lasciateci tornare in Italia"

Nel dramma della guerra che è scoppiata in questi ultimi giorni tra Russia e Ucraina, insieme ai tantissimi morti e alle vittime, si aggiunge un altro dramma. Molte famiglie ucraine che stanno tentando di mettersi in salvo non riescono proprio perché bloccate. È il caso di Elena, mamma di due bambine che chiede aiuto per andare in Italia, a Palermo e che, come tante altre persone, non può spostarsi. Qui raccontiamo la sua storia. 

“Vi prego aiutateci a uscire da questo inferno. Ero venuta a Kiev con Elisa per portare via da qui l’altra mia figlia, ma ora siamo bloccate qui e non possiamo tornare in Italia”, è il disperato appello di Elena Pastux, di origine ucraina e che da anni vive a Palermo con la figlia disabile in carrozzina.

Proprio sui social che sono diventati l’unico mezzo per farsi sentire e gridare il proprio dolore, la donna chiede aiuto ai suoi amici che sono molto preoccupati, non solo per la sua sorte, ma anche per quella delle due figlie, di cui una con gravi problemi di salute, essendo in carrozzina. La donna descrive anche la situazione che gli ucraini stanno vivendo.

I russi hanno attaccato la zona vicino all’aeroporto ed è molto tragico. Afferma che lei, insieme ad altri ucraini, hanno moltissima paura, anche perché ogni giorno si sentono le sirene d’allarme suonare in continuazione. Con il prosieguo delle ore, la situazione sta peggiorando. I negozi e le farmacie sono presi d’assalto, così come i distributori di benzina con tantissime persone che sono in fuga. 

Elena ha due figlie, una di 8 anni che frequenta le scuole elementari a Palermo e l’altra di 23 anni, studentessa universitaria che vorrebbe lasciare la sua terra, ma è impossibilitata a farlo. Afferma di aver contattato l’ambasciata italiana a Kiev, ma non possono fare nulla. Vorrebbero prendere un aereo per l’Italia, qualora riuscissero a raggiungere il confine con l’Ungheria, ma non sanno come muoversi. 

Chiede aiuto per tornare in Italia. La donna vive all’ottavo piano con una figlia disabile e qualora dovessero evacuare in un rifugio antiaereo, con la bambina in carrozzina, risulterebbe tutto ancora più complicato e difficile. 

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