Pootrebbe arrivare ad un punto di non ritorno la situazione tra Ucraina e Russia. Infatti secondo quanto si apprende dalla stampa internazionale l’Ucraina avrebbe colpito con missili Storm Shadow di fabbricazione britannica il territorio russo. Lo fanno sapere i media inglesi tra cui il The Guardian. Anche la testata Bloomberg ha confermato la situazione.
Si tratta di una pericolosa escalation all’indomani di quanto accaduto, quando l’Ucraina aveva utilizzato sempre munizioni prodotte in occidente, e in particolari gli ATACMS di fabbricazione statunitense sul suo suolo russo colpendo obiettivi nella regione russa di Bryansk. La Federazione Russa aveva avvisato che in tal caso sarebbe stata potenziata la risposta di detterrenza nucleare di Mosca.
Punto di non ritorno?
La Russia dal canto suo ha affermato che semmai gli ucraini avessero dovuto colpire il territorio russo con equipaggiamento di fabbricazione occidentale la risposta sarebbe stata molto seria. Nel frattempo il Governo di Mosca ha affermato tramite il ministero degli Esteri russo Sergei Lavrov che si tratta di una nuova fase delle ostilità tra Russia e Occidente.
“Reagiremo di conseguenza” – ha aggiunto Lavrov in alcune dichiarazioni rilasciate a Rio de Janeiro, dove ha partecipato al vertice del G20. Dopo questìaltra pioggia di armamento britanniche sul suolo russo, che avrebbero colpito la regione di Kurks, la situazione diventa incadescente. Alcuni abitanti del villaggio di Marino hanno avrebbero trovato frammenti delle munizioni.
Quanto accaduto sembra anche essere confermato da alcuni video che circolano sui social. In precedenza il Regno Unito aveva affermato che l’Ucraina avrebbe potuto utilizzare le sue produzioni belliche solo all’interno dell’Ucraina ma il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy aveva insistito nei mesi scorsi per ottenere il permesso di colpire anche obiettivi all’interno della Russia.
Il Pentagono ha comunicato che l’Ucraina sarà ancora aiutata con una tranche da 275 milioni di dollari. Biden ha anche autorizzato l’Ucraina a usare delle mine antiuomo fornite dagli stessi Stati Uniti d’America.