Anche questa nottata per le città Ucraine è stata pesante. Tanti, come sempre, i bombardamenti nelle città maggiori. Alle 6:30, ora locale, sarebbe stata attaccata anche Leopoli, città fin ad ora illesa. Più ad ovest e vicino al confine con la Polonia, Leopoli, è una zona dove stanno passando profughi, aiuti umanitari e armi occidentali. I missili sarebbero stati lanciati dal Mar Nero e avrebbero colpito l’impianto di riparazione di aeromobili. Due missili sono stati intercettati dagli ucraini e sembra che l’aeroporto non sia stato colpito internamente.
L’avanzata russa prosegue con fatica anche se sono tantissime le città che sono sotto assedio, soprattutto ad est. Nella città di Mariupol si stanno ancora contando le vittime dell’attacco al teatro della città, dove molti civili si erano rifugiati.
Le sanzioni attuate dall’occidente stanno portando la Russia al defoult ma Putin non sembra indietreggiare. In una delle sue ultime dichiarazioni ha lasciato trapelare che il dissenso c’è, tra la popolazione ma il suo obbiettivo rimane lo stesso. Pur non avendo messo in conto che l’Ucraina avrebbe resistito con grande senso di patriottismo, il Cremlino non sembra fare passi indietro e anche se con fatica il conflitto continua.
Leopoli, città fondamentale per chi scappando vuole arrivare in Polonia e per tutti i generi di aiuti non era mai stata bombardata. L’attacco di questa mattina non ha colpito il centro dell’aeroporto quindi anche questo un fallimento per la Russia. Il mondo si sta mobilitando per trovare una soluzione, un accordo che sancisca la pace ma sembra ancora molto lontano. Le richieste di Putin non sembrano trovare appoggio in Zelesky e viceversa.
Siamo di fronte purtroppo ad una guerra sanguinosa, dove città e civili vengono attaccati brutalmente. Se gli ucraini bloccano l’avanzata via terra, i russi hanno la meglio via aria. Tantissimi i civili morti in questi giorni.