Uccide la fidanzata spaccandole un tubo di metallo in testa e dà fuoco alla casa

In Russia un 36enne è stato arrestato in quanto accusato di aver tolto la vita brutalmente alla sua ragazza, che si sarebbe rifiutata di abortire su sua richiesta. Subito dopo il delitto l'uomo ha dato fuoco all'appartamento ed è fuggito.

Uccide la fidanzata spaccandole un tubo di metallo in testa e dà fuoco alla casa

Quella che arriva dalla Russia è una notizia che lascia senza parole. Infatti, secondo quanto riferiscono i media internazionali, un uomo di 36 anni è stato arrestato in quanto ritenuto responsabile di aver ucciso la sua fidanzata.

La vittima, Marina Vodeyko di 33 anni, è morta a Omsk a causa delle gravi ferite riportate durante la colluttazione con il 36enne. I due stavano insieme da 10 anni e tutto sembrava procedere bene. Le cose sono cambiate quando la donna ha desiderato tanto avere un figlio: all’epoca la giovane prendeva la pillola, ma poi di nascosto dal suo compagno ha smesso di assumerla. 

A questo punto è rimasta incinta. Ma non si aspettava di certo la reazione violenta del suo compagno quando ha comunicato a quest’ultimo la lieta notizia. L’uomo pare non volesse avere ancora figli. La 33ene ha spiegato tanto al suo compagno il suo desiderio, ma ciò non è bastato a farlo calmare, tanto che il 36enne è andato completamente fuori da sè. La violenza però non sarebbe stata immediata, in quanto ha chiesto alla donna di abortire

Il rifiuto e il delitto

La Vodeyko si è rifiutata di sottostare al ricatto dell’uomo, per cui quest’ultimo a quel punto l’ha aggredita. Nel corso della violenza ha preso un tubo di metallo e, secondo gli inquirenti, avrebbe cominciato a picchiarla talmente tanto forte da spaccarla la testa. La 32enne perdeva molto sangue e i soccorsi sono stati immediati. L’uomo poi ha dato fuoco alla casa dopo aver compiuto il misfatto ed è fuggito. A trovarlo ci ha pensato la Polizia russa.

Purtroppo non ce l’ha fatta ed è deceduta. La vicenda ha scioccato la città di Omsk, mentre in queste settimane si è concluso il processo che vedeva imputato per omicidio proprio il 36enne. I giudici hanno affermato che l’uomo è colpevole, per cui è stato condannato ad una pena di 18 anni di carcere

L’imputato ha ammesso le sue colpe davanti alla corte, spiegando nel dettaglio come ha ucciso la sua fidanzata. Ha detto che ha agito così proprio perché non voleva ancora avere un bambino, e perché la moglie si è rifiutata appunto di procedere alla sua richiesta. Il 36enne adesso pagherà a caro prezzo il suo gesto.

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