Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha così commentato l’abbattimento dell’aereo militare russo da parte delle forze aeree della Turchia: “una pugnalata alle spalle dei complici dei terroristi”.
Due caccia F-16 dell’aviazione di Ankara, avrebbero abbattuto nella mattinata di ieri l’aereo Su-24 russo che, secondo Ankara, avrebbe violato il suo spazio aereo. La Turchia ha denunciato che il jet da guerra russo ha ignorato almeno 10 avvisi emessi dalla sua forza aerea, e per questo motivo è stato abbattuto. Dal canto suo Mosca assicura che l’aero non è mai entrato nello spazio aereo della Turchia, ma che è rimasto nel cielo siriano per tutto il tempo.
E’ la prima volta che un aereo russo viene abbattuto in Siria da quando Mosca lanciò, alla fine di settembre, la sua campagna di attacchi aerei contro i gruppi armati che combattono il governo del presidente siriano Bashar al Asad.
Il presidente Putin ha avvisato che l’incidente avrà “serie conseguenze” nella relazione tra Mosca e Turchia. L’areo militare russo stava realizzando un’operazione contro l’autoproclamato Stato Islamico nelle montagne al nord di Latakia: “Stavano portando a termine degli attacchi preventivi contro quelli che potrebbero rientrare in Russia in qualsiasi momento. Queste sono persone che devono essere direttamente catalogate come terroristi internazionali”. “Ad ogni modo, i nostri piloti, gli aerei in nessun modo hanno minacciato il territorio turco. Questo è molto chiaro”, ha concluso il capo del Cremlino.
L’aereo si sarebbe schiantato nel territorio della Siria a circa 4 chilometri dalla frontiera; un canale della televisione turca, ‘Haberturk‘ ha mostrato le immagini dell’aereo in fiamme nel cielo siriano. I due piloti sono riusciti ad uscire dall’aeronave prima che si schiantasse e a paracadutarsi nel territorio controllato dai ribelli. Successivamente sono state diffuse le immagini di quello che sembra essere il cadavere di uno dei piloti accerchiato dai ribelli armati; non si conosce la sorte del secondo pilota. La Russia ha inviato un elicottero militare per tentare di localizzarlo. Sulla zona siriana, subito dopo la caduta dell’aereo, sarebbero stati intensificati i bombardamenti russi.
Il primo ministro della Turchia, Ahmet Davutoglu, ha dichiarato che il suo paese aveva il diritto di rispondere visto che il suo spazio aereo era stato violato nonostante i ripetuti avvisi. Davutoglu ha precisato, inoltre, che tutto il mondo doveva sapere che la Turchia farà “ciò che è necessario” per garantire la sicurezza del paese.