Turchia, 12enni strappano poster di Erdogan: rischiano oltre 2 anni

In Turchia, due ragazzini di 12 e 13 anni saranno processati a Dicembre, e rischiano pene fino a 2 anni e 4 mesi di riformatorio. Il reato: avere strappato dei poster elettorali del Premier Erdogan affissi per strada.

Turchia, 12enni strappano poster di Erdogan: rischiano oltre 2 anni

La Turchia, di questi tempi, non è esattamente la culla della libertà di espressione. Basti pensare alla delirante crociata intrapresa l’anno scorso dal Premier turco Recep Tayyip Erdogan contro Twitter, reo-a dire del Presidentissimo-di attentare alla sicurezza nazionale (in quanto strumento di libera espressione via internet). Queste le sue parole all’epoca, recentemente ricordate da Intelligonews.it: “Estirperemo Twitter, non mi interessa cosa dice la comunità internazionale, è contro la sicurezza nazionale. C’è una sentenza del tribunale. Vedranno la forza della Turchia”.

Ma ora il dittatore turco, già nel mirino della comunità internazionale per i metodi fascisti con cui è solito sbarazzarsi degli oppositori politici (basti pensare alla pena di morte chiesta per il giornalista che scoprì il traffico di armi tra l’Isis e la Turchia), è riuscito addirittura a superare sé stesso. Ha infatti rinviato a giudizio due cugini turchi di 12 e 13 anni, con l’accusa di offese alla sua immagine pubblica.

A diffondere la notizia è stato il quotidiano turco Radikal, il quale ha reso noto che il processo ai due adolescenti si terrà il prossimo 8 Dicembre, e si attende solamente il via libera del Ministero della Giustizia per procedere. Ma quale reato avranno commesso i due ragazzini, per scatenare l’ira funesta di Erdogan?

E’ presto detto: hanno strappato alcuni poster del Premier turco a Diyarbakir, la maggiore città curda del Sud-Est del Paese. E si sa che il il buon Recep ha la mano particolarmente pesante quando si tratta di questioni legate ai curdi (con questi ultimi che si trovano perseguitati in Turchia sin dal “lontano-ma-vicino” 1920). Se intendete approfondire la questione, un ottimo specchietto della situazione è stato offerto da Davide De Luca per IlPost.it qui.

Fatto sta che, sebbene l’avvocato difensore dei due ragazzini sostenga tuttora che loro non sapessero chi vi fosse raffigurato (la tesi della difesa è infatti che intendessero venderli ai mercanti di strada), tra una decina di giorni i due imputati di 12 e 13 anni si troveranno a processo per offese nei confronti di Erdogan. E per avere strappato quei poster propagandistici, ora rischiano una pena fino a 2 anni e 4 mesi di riformatorio.

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