Trump vuole comprare la Groenlandia: ecco perché

Tra le ultime idee del Presidente Trump c’è il possibile acquisto della Groenlandia. L’enorme isola è praticamente disabitata, ma ricca di giacimenti minerari e caratterizzata da un’importanza strategica in senso geopolitico.

Trump vuole comprare la Groenlandia: ecco perché

Dal presidente degli Stati Uniti arriva l’ennesima proposta in grado di spiazzare e incuriosire l’opinione pubblica per la sua originalità. Donald Trump avrebbe infatti intenzione di effettuare un enorme investimento per il proprio Paese, acquistando la Groenlandia. Un’idea che a prima vista potrebbe sembrare bizzarra, ma che risulta tutt’altro che priva di fondamento o campata in aria.

A muovere le mira di espansione territoriale di Trump vi sarebbe innanzitutto il risvolto immediato dal punto di vista politico. Con le prossime elezioni alle porte, estendere i confini della nazione con l’aggiunta di una nuova regione potrebbe certamente essere una mossa vincente nel prossimo dibattito elettorale. Una carta da giocare per confermare le proprie doti e distanziare i concorrenti. Risulta difficile se non impossibile infatti che altri candidati possano vantare un simile risultato. 

Oltre a ciò, anche l’eredità politica della presidenza ne trarrebbe grande beneficio. Non sono certo molti i leader politici della nazione che possono vantare l’acquisizione di un nuovo territorio: l’ultimo negli USA in ordine di tempo è stato Dwight Eisenhower, che riuscì nel difficile compito di annettere la regione dell’Alaska. Resta il fatto che dietro all’idea potrebbe esserci però ben altro, visto che per posizione e potenzialità minerarie la Groenlandia assurge ad avere un ruolo chiave nello scacchiere geopolitico.

Le mire geopolitiche ed il rifiuto della Danimarca

Considerando tutti gli elementi in gioco appare chiaro che le valutazioni degli Stati Uniti sul territorio danese non sono tutte riconducibili a questioni di vantaggio nel breve termine. Con lo scioglimento dei ghiacciai e le crescenti tensioni geopolitiche il territorio sembra poter giocare un ruolo chiave nella sfida tra le grandi nazioni per il controllo delle risorse minerarie del mondo.

In questo senso, la Groenlandiaè tanto disabitata quanto ricca di potenziali giacimenti e risorse naturali. Facile quindi comprendere l’interesse degli Stati Uniti, ma anche il composto rifiuto da parte della Danimarca e degli stessi abitanti della Groenlandia. I quali non hanno perso tempo prima di spiegare che l’isola non è in vendita, “ma resta aperta al business”. Un modo gentile per declinare la proposta di acquisto, cercando al contempo di non irritare troppo il partner americano.

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