Trump conferma: "Faremo il muro in Messico. Tre milioni di clandestini da espellere"

Il presidente statunitense Donald Trump ha confermato l'intenzione di erigere un muro di separazione lungo il confine tra Messico e Stati Uniti: "Cacceremo tre milioni di clandestini".

Trump conferma: "Faremo il muro in Messico. Tre milioni di clandestini da espellere"

Donald Trump è inarrestabile: dopo l’incredibile cavalcata in rimonta su Hillary Clinton durante il periodo elettorale, valsagli nientemeno che la Casa Bianca, il leader repubblicano è intenzionato ad andare fino in fondo con quanto affermato in sede di propaganda. Ed una delle questioni più controverse è certamente quella relativa al muro tra Stati Uniti d’America e Messico.

Nel corso di un’intervista concessa a 60 Minutes, Trump ha spiegato a Lesley Stahl (una celebrità fra i giornalisti statunitensi) che la prospettiva di realizzare una recinzione continua che separi i due Paesi sia un must. A precisa domanda: “Ha davvero intenzione di costruire un muro?“, il nuovo presidente degli Stati Uniti ha risposto con un fermo e lapidario: ““.

A quel punto Donald Trump è stato incalzato dalla stessa Stahl, desiderosa di spiegazioni più accurate: “Sta parlando di recinto? Crede che il Congresso repubblicano lo approverebbe?“, ribattendo con assoluta calma che: “Per qualcune aree potrebbe anche andare, ma per altre è più appropriato un muro. Sono molto bravo in questo: si chiama ‘costruzione”‘.

Dalla questione del muro sul Messico a quella relativa agli immigrati irregolari il passo era breve, tant’è che la giornalista a quel punto s’è subito allacciata alla promessa elettorale deportare milioni di immigrati senza documenti, uno dei cavalli di battaglia della propaganda dello stesso Trump. “Ciò che vogliamo è mandare via criminali, persone con precedenti penali, spacciatori, membri di bande – ha replicato l’intervistato – sono due, forse tre milioni“.

Una replica dai toni senz’altro più morbidi e politicamente corretti rispetto alle numerose esternazioni sui clandestini rilasciate dal presidente USA prima di venire eletto. Dunque il muro si farà, tenendo conto che recinzioni lungo il confine messicano già esistono dagli anni ’90, sebbene siano per ora circoscritte ad aree particolarmente sensibili come San Diego ed El Paso.

Ma lo step successivo, la “Grande Muraglia di Trump“, andrebbe a dividere fisicamente altri duemila chilometri di confine, per un costo dichiarato dal presidente di circa 10 miliardi di dollari, ma stimato in addirittura 25 da un’indagine del Washington Post, che ha bollato il preventivo offerto da Donald Trump come “irrealistico”.

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