Trovato vivo uno dei 12 dispersi sul traghetto Euroferry Olypia

Rimangono 11 i dispersi sul traghetto che ha preso fuco tra giovedì e venerdì, questa mattina i soccorritori hanno salvato un ragazzo di 21 anni bielorusso, per fortuna rimasto illeso

Trovato vivo uno dei 12 dispersi sul traghetto Euroferry Olypia

Dopo due giorni di agonia, è stato trovato vivo uno dei 12 passeggeri dispersi, a causa del terribile incendio che ha colpito il traghetto Eurofferry Olympia a largo di Corfù la notte tra giovedì e venerdì; 278 sopravvissuti, ora si cercano 11 dispersi.

Il ragazzo di 21 anni bielorusso, trovato a poppa della nave è stato soccorso e trovato in buone cosizioni di salute; la sue prime parole sono state: “per fortuna sono vivo”; inoltre, avrebbe raccontato ai soccorritori di aver sentito alcune voci. Secondo queste dichiarazioni, la guardia costiera si dice fiduciosa sull’ipotesi di trovare vivi altri dispersi, i tutto 11 (sette bulgari, tre greci e un turco). 

Le testimonianze dei superstiti ci raccontano di momenti drammatici, di persone spaventate che hanno perso tutto, camion, lavoro, soldi, ma anche di come la situazione sia stata gestita in maniera eccellente attraverso un’impeccabile organizzazione: “Quando l’incendio è scoppiato ci hanno fatto uscire dalla cabina, ci hanno portato sul ponte sei nella zona dove ci hanno riuniti, e poi ci hanno messi sulle scialuppe … L’organizzazione è stata perfetta, con i ragazzi dell’equiaggio, il comandante che è salito per ultimo sulla scialuppa, sono stati eccellenti”.

Questa mattina 48 sopravvissuti sono rientrati al molo di Costa Morena del porto di Brindisi a bordo della nave Florencia.

Non tardano ad arrivare le dichiarazioni del ministro per laTransizione Ecologica, Roberto Cingolani, su un possibile sversamento di materiale inquinante in mare: “Sono in contatto con il capo del RAM, al momento lo scafo non dà evidenza di fratture che possano far pensare a uno sversamento. La priorità va data alla ricerca dei dispersi. L’incendio sta per essere domato, quindi prima arriva in rada la nave, prima si mette tutti in sicurezzaz”. Parole dunque rassicuranti per ora per quanto riguarda danni ambientali, anche se dovremo attendere che la nave sia messa in sicurezza per averne la certezza.

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