Trovata sull’isola di Tahiti una nuova barriera corallina

La scoperta nella Polinesia francese, dove è stato rinvenuto un intero ecosistema brulicante di vita, quella che un team di ricercatori dell'Unesco ha individuato fra 30 e 70 metri di profondità appare sana e intatta.

Trovata sull’isola di Tahiti una nuova barriera corallina

I ricercatori hanno fatto una scoperta sensazionale, una nuova barriera corallina è stata infatti scoperta al largo dell’isola di Tahiti nella Polinesia francese. Le barriere coralline sono ormai a rischio a causa dei cambiamenti climatici e questa potrebbe essere un segnale di speranza. Laetitia Hédouin durante una immersione l’ha scoperta casualmente.

Si estende per circa tre chilometri ed è un tripudio di animali marini e coralli, una gioia per gli occhi, il team del programma ‘Unesco per l’educazione, le scienze e la cultura’, ci sta lavorando, è intatta e non ha subito modificazioni per via della profondità in cui si trova, neanche l’eruzione del vulcano Tonga ha avuto effetti collaterali su di lei.

E l’azione dell’uomo non è arrivata fino a lei, un paradiso perduto, quello che si spera è che proliferano i coralli, a differenza delle altre barriere che hanno perso la metà dei coralli a causa dell’inquinamento e di fatto trovandosi a medie profondità, Segnali incoraggianti arrivano per esempio da alcune aree del Mar Rosso ma anche dall’Italia dove, al largo della Puglia, sono state individuate “scogliere coralline”.

È stata definita una delle più grandi al mondo, i ricercatori la stanno mappando e preleveranno campioni, Per lo scienziato marino Murray Roberts dell’Università di Edimburgo sono luoghi che vanno protetti soprattutto perchè in profondità non subiscono la crisi climatica, e porterà alla salvaguardia delle specie marine protette.

Lo sbiancamento dei coralli è un fenomeno distruttivo che può portare alla morte le barriere coralline e i loro ecosistemi, in particolare viene a mancare la simbiosi tra i polipi del corallo e alcune alghe unicellulari fotosintetizzanti Lo sbiancamento dei coralli è un segno tangibile della reazione di questi a qualche forma di stress, soprattutto all’aumento della temperatura dell’acqua. Là dove maggiori sono stati gli effetti del riscaldamento globale è stata riscontrata una maggiore incidenza dello sbiancamento.

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