Le coste situate intorno a Sunda Strait, lo stretto di mare indonesiano che divide le isole di Giava e Sumatra, questa notte sono state pesantemente colpite da un devastante tsunami. Secondo quanto riportano le autorità e la stampa locale, il bilancio provvisorio delle vittime, purtroppo, è tragico: le cifre parlano di 168 morti, 745 feriti e un numero ancora indefinito di dispersi.
Il litorale di Sunda Strait non è stato risparmiato dalla devastazione. Lo tsunami, secondo quanto riportano le tv indonesiane, potrebbe essere stato causato dall’attività del vulcano Krakatoa. Con onde alte fino a 20 metri, il rovinoso tsunami ha colpito centinaia di costruzioni edilizie, incluse le strutture alberghiere e i relativi turisti.
La tv indonesiana sta trasmettendo le drammatiche immagini del disastroso tsunami, avvenuto per l’esattezza intorno alle ore 21:30 locali del 22 dicembre 2018. Un maremoto che, secondo l’Agenzia di meteorologia e geofisica indonesiana, potrebbe esser stato causato da smottamenti sottomarini, indotti dalla recente eruzione del vulcano Krakatoa.
Date le condizioni di grave emergenza ambientale e umanitaria, al momento attuale la situazione è costantemente monitorata e i soccorritori sono impegnati a sgomberare tempestivamente le strade litoranee, ancora invase da detriti e sabbia.
Sebbene il bilancio attuale dei feriti sia di 745, si teme che alla fine i dati possano crescere a dismisura. La devastazione si sta rivelando in tutta la sua entità e le famiglie, colpite da questa drammatica calamità ambientale, hanno impellente bisogno di ausili e supporto, al fine di superare il traumatico quanto improvviso disastro notturno.
Sui social network gli internauti non stanno a guardare. Già nelle prime ore di questa mattina, dopo l’annuncio internazionale del devastante tsunami indonesiano, numerosi utenti si sono riversati su Twitter e su Facebook per condividere i video e i messaggi solidali, tra i quali quelli volti a ricercare gli indonesiani dispersi.