Una storia davvero terribile, quella consumatasi negli Usa nell‘ottobre 2021, dove a perdere la vita è stata una dipendente del Baron Hirsch Cemetery di Staten Island.
La donna, madre di 5 figli, si stava occupando delle tombe vicine assieme a suo figlio Anthony Rosales quando, ad un tratto, è accaduto l’irreparabile… una tragedia che, nell’arco di poche ore, l’ha portata alla morte.
La ricostruzione della tragedia
Si sa, i cimiteri sono luoghi di raccoglimento, di collegamento tra mondo dei vivi e mondo dei morti… un modo per sentirci meno soli, rincuorati dalla presenza del nostro caro defunto all’interno di una bara. C’è chi, ogni giorno, si preoccupa di tenere questi luoghi ben curati, non lasciandoli all’incuria e al degrado del tempo.
Elvira Navarro, 53 anni, era una di quegli angeli in terra che si occupava di tenere in ordine le tombe, quando, ad un tratto, è stata travolta da una gigantesca lapide di oltre 900 kg. Trasportata d’urgenza al Richmond University Medical Center, è deceduta nello stesso giorno, a causa delle profonde ferite riportate che non le hanno lasciato scampo. Come raccontato dal prestigioso Daily Mail, la vittima e suo figlio sono entrambi assunti da una terza parte, impiegata per curare il cimitero.
La famiglia Navarro, che non riesce a prender pace dopo l’improvvisa e prematura scomparsa di Elvira, ha intentato causa contro la Baron Hrisch Cemetary Association, presso il tribunale di Manhattan, accusandola di non aver garantito un ambiente sicuro per i suoi lavoratori nello storico cimitero ebraico, fondato nel 1899, in cui riposano molti sopravvissuti all’Olocausto, chiedendo danni non specificati. La denuncia è stata depositata l’11 febbraio e viene accusata l’associazione di aver “causato, consentito e permesso al cimitero di creare e permanere in una condizione pericolosa, nociva, simile a una trappola“.
Il rabbino Andrew Schultz, direttore esecutivo della Community Alliance for Jewish-Affiliated Cimeteries, che gestisce cimiteri ebraici, ha così commentato la tragedia: “Sono devastato nel sentire questa notizia”, aggiungendo: “Nel lavoro che svolgiamo, una delle primissime cose che facciamo è assicurarci che le lapidi siano al sicuro… Potrebbe succedere anche nei cimiteri meglio mantenuti; vedrai pietre pendenti…” .