Un banale succhiotto è finito col rivelarsi fatale per Julio Macias Gonzalez, un ragazzo di soli 17 anni residente a Città del Messico (Messico), morto proprio a causa delle conseguenze del “troppo affetto” dimostratogli dalla sua fidanzata. La notizia, lanciata dal quotidiano nazionale Hoy Estado de Mexico, ha immediatamente fatto il giro del globo a causa della sua indubbia peculiarità.
Ma com’è stato possibile che un semplice succhiotto, un gesto comune e molto frequente tra le coppie di tutto il mondo, possa avere ucciso una persona apparentemente in salute? Il motivo è presto spiegato, e sta in una tragica fatalità: di norma quando si subisce un succhiotto, il sangue in circolo viene per l’appunto “succhiato” verso una specifica zona, causando il caratteristico livore sulla pelle.
Di solito il normale flusso sanguigno si occupa poi di dissipare il rossore, e la circolazione riprende senza alcun danno rilevante. Più o meno come accade per qualsiasi piccolo ematoma. Ma nel caso di Julio le cose sono andate diversamente, poiché nel fargli il succhiotto incriminato, la sua fidanzata gli ha inavvertitamente generato un coagulo di sangue salito poi fino al cervello del ragazzo.
Il 17enne infatti, dopo essere tornato a casa in seguito all’incontro amoroso, ha avvertito un malore del quale nessuno sapeva spiegarsi la natura. Poi sono arrivate le convulsioni, il ricovero in ospedale ed infine, la morte. Nonostante la celerità dei soccorsi, Julio Macias Gonzalez è deceduto in ospedale a causa di un ictus provocato dal grumo di sangue formatosi dopo il succhotto.
A peggiorare le cose per la ragazza (la quale ha fatto perdere le proprie tracce dopo la tragica notizia) c’è il fatto che la famiglia del ragazzo non avesse mai accettato la loro relazione, in quanto lei era di sette anni più grande; ma certo nessuno si aspettava che qualche bacio e qualche morso di troppo si sarebbero potuti rivelare fatali per il giovane amante.