Era un pomeriggio come tanti quello nel quale si è verificato il tragico evento. Un bambino scozzese di nome Ciaran si incontra con i compagni di gioco come ogni giorno. Il cimitero di Glasgow era diventato la sede principale del loro divertimento in mancanza di altri posti dove potersi divertire. Non era la prima volta che Ciaran ed i suoi amici si recavano lì ma questa volta qualcosa non è andata come al solito ed un pomeriggio di divertimento si è trasformato in tragedia.
Ciaran ed i suoi tre amici entrano nel cimitero attraverso un buco nel muro di recinzione. Si sono arrampicati su un albero per poi lanciarsi e ricadere su una lapide; ma dopo l’atterraggio la lapide comincia a vacillare e mentre l’amichetto Thomas rmane colpito dalla lapide sulle spalle in maniera lieve per Ciaran non c’è scampo perchè la lapide lo colpisce in pieno volto. Gli amichetti vedono Ciaran disteso a terra sanguinante e privo di sensi, due di loro scappano terrorizzati mentre Thomas corre ad avvertire in patrigno di Ciaran per chiedere soccorso. All’arrivo dell’ambulanza non c’era più nulla da fare. Il bimbo viene tirato fuori da sotto lapide ma non si è potuto fare altro che dichiararlo morto.
La polizia giunta sul luogo dell’accaduto sta svolgendo gli accertamenti del caso per capire meglio la dinamica dei fatti. Commozione e rabbia hanno poi preso il posto alla voglia di verità. E’ immaginabile lo stato d’animo della famiglia e degli amichetti per quanto accaduto. Anche la comunità di Glasglow si è stretta al dolore della famiglia lasciando messaggi, giocattoli e fiori davanti al cimitero, alla casa e alla scuola di Ciaran. La solidarietà umana, in questi casi è l’unico rimedio per sopportare un dolore così straziante.
Ogni volta che accadono degli eventi simili ci si interroga sul fatto se un tale episodio si sarebbe potuto evitare o meno e se quel buco sul muro di recinzione doveva e poteva essere riparato. Ormai è tardi per fare ipotesi, non si può più far nulla per riportare Ciaran alla vita. L’unica cosa che resta da fare è attivarsi nella quotidianità per segnalare ogni situazione di pericolo che potrebbe generare eventi funesti.