Diego Nicchi, 33 anni, di Anghiari, in provincia di Arezzo, è morto martedì scorso. A portaselo via per sempre un‘onda anomala che lo ha risucchiato mentre il ragazzo stava passeggiando su un pontile a Tenerife. E’ stato il padre, testimone oculare dell’incidente mortale, a dare, per primo, la comunicazione del decesso del figlio tramite un post su Facebook, scrivendo: “Ieri mio figlio Diego è venuto a mancare. Portato via dalle onde”.
Assieme al povero Diego e al padre c’erano altri amici, anche loro travolti dalla furia del mare del Charco de La Laja, a San Juan de la Rambla. Un 37enne ha riportato una frattura alla gamba, mentre per Nicchi non c’è stato nulla da fare. Il suo corpo, senza vita, è stato ritrovato mezzora dopo il drammatico evento, vicino agli scogli, trascinato probabilmente dalla risaccia. Inutili i tentativi di rinanimarlo. Per le ricerche si è messo in volo un elicottero della guardia costiera ma i soccorritori, giunti sul posto, hanno solo potuto confermare il decesso.
La vita di Diego Nicchi
Diego Nicchi da 10 anni lavorava nell’azienda del padre a Miercurea Ciuc, in Romania, occupandosi del commercio di funghi e tartufi e si era recato a Tenerife, dove possiede una seconda casa, semplicemente per trascorrere le vacanze natalizie, staccando dalla sua frenetica vita. Dalla Romania alla Spagna,passando però per l’Italia.
La vita di Diego, infatti, trova nel nostro Paese, a Anghiari, Caprese Michelangelo e Pieve Santo Stefano, i suoi affetti, gli amici di sempre. Al momento il corpo del giovane si trova ancora a Tenerife. La madre dello sfortunato ragazzo, separata dal padre, e lo zio, sono partiti per l’isola per cercare di capire l’accaduto e risolvere le pratiche per riportare Diego a casa.
Centinaia i commenti sui social in riferimento al drammatico avvenimento accaduto sull’isola, appartenente alla Comunità Autonoma Isole Canarie. Tutti coloro che conoscevano Diego o che hanno letto la sua storia sono rimasti sconvolti dal suo destino così spietato.