Torna la peste bubbonica, quattro i morti. Allarme negli Stati Uniti

La società civile riscopre l'incubo della peste bubbonica, ma non siamo nel medioevo da cui sono passati secoli, siamo nei moderni USA e la sanità pubblica ammette il timore dei primi segni di un'epidemia.

Torna la peste bubbonica, quattro i morti. Allarme negli Stati Uniti

La speranza e che si fermi il prima possibile, ma la peste bubbonica è un incubo del passato che oggi ritorna. In tanti la conoscono per averla letta sui libri di scuola quando si parlava di Manzoni, ma ora è allarme negli Stati Uniti. Un’anziano abitante nello stato dello Utah è l’ultimo decesso a causa della malattia. Ma i contagi non sono cosi isolati se si considera la facilità di diffusione del batterio, da aprile ad oggi sono stati undici i contagi e quattro hanno perso la vita. Gli stati interessati sono: Colorado, Arizona, New Mexico, California, Georgia e Oregon.

Per il sistema sanitario c’è il timore che questi siano i segni di una nuova epidemia. La precedente vittima aveva contratto la malattia nei primi giorni di agosto. poche le notizie che sono state fatte trapelare, non è stato reso noto il nome, tantomeno il sesso e il luogo nativo, ciò che si è saputo è che il soggetto aveva di recente vissuto in aree rurali. Non sono però tutti anziani i soggetti deceduti fino ad ora, si registra nel corso del 2015 il caso di un 16enne, un 52enne e un 79enne.

Dal dipartimento statale per la salute, la dottoressa Charla Haleyè fa sapere che è stata aperta un’inchiesta per capire le origini del contagio. Nei primi di Agosto scattò l’allarme al Parco Yosemite, che per chi non lo sapesse è una delle attrazioni naturali più visitate della California, dove oltre ad aver diagnosticato la peste bubbonica ad una bambina sono state trovate tracce della malattia su diversi scoiattoli contagiati.

Seppur evento molto raro, la peste bubbonica è stata un flagello molto diffuso nell’Europa del Medioevo, ciò che spaventa è la facilità di contagio e la velocità di spostamento, gli esperti non hanno ancora compreso le cause di un cosi alto numero di casi in cosi poco tempo. Si parla infati dei soli mesi del 2015 e dei soli casi venuti alla luce. Negli anni tra il 2001 e il 2012 infatti, sempre negli Stati Uniti furono in totale 17 i casi accertati, ma si parla di 11 anni non di 8 mesi

La malattia si contrae per la puntura di pulci infette, portatrici del batterio Yersinia pestis, che a sua volta viene trasmesso da roditori malati, ma non solo i topi ovviamente. L’incubazione è più o meno breve e va dei 2 ai 6 giorni dal contagio e nella fase acuta la malattia si manifesta con febbre, nausea, dolori muscolari, vomito e dolori addominali, tutti sintomi facilmente confondibili con altre patologie.

Resta tutt’oggi alto il tasso di mortalità per chi viene in contatto con il batterio, siamo dal 66% al 93% dei casi, se la malattia viene diagnosticata subito e trattata con antibiotici la percentuale scende al 16%, quindi confondere i sintomi può essere letale.

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