Premessa, i resti del transatlantico denominato Titanic si trovano sui fondali dell’Oceano Atlantico, a quasi 4 chilometri di profondità dalla superficie. Il più famoso dei relitti è lontano esattamente 486 miglia dalle coste dell’ isola di Terranova, isola appartenente al territorio canadese, parte settentrionale del continente americano.
Il relitto è stato scoperto per la prima volta nel 1985 e giace lì dal lontano 1912, da quando – nella notte fra il 14 e il 15 aprile – la nave si schiantò contro un iceberg e sprofondò nelle acque gelide; non arrivò mai in America, quella doveva essere la destinazione finale del suo viaggio inaugurale iniziato da Southampton.
Dal momento della scoperta sono state organizzate molte spedizioni per assistere dal vivo a ciò che rimaneva della gemella dell’Olympic e alcune sono finite male, come quella più recente del sommergibile Titan; il mezzo non ha più visto la superficie a causa di un’implosione, c’erano 5 persone a bordo, questo accadde a giugno del 2023.
Il Titanic, nave lunga 250 metri, al tempo era considerato uno dei migliori prodotti della tecnologia e fu soprannominato l’Inaffondabile, a posteriori si può dire che fu un incauto e sfortunato appellativo. La recente notizia, che ci consente di parlare nuovamente della triste vicenda, è che si è staccata una parte dall’iconica ringhiera situata sulla prua del transatlantico; precisamente la parte sinistra della stessa.
Sulla prua, per intenderci, è stata girata una delle scene più belle del film Titanic, si sta parlando di quello di Cameron, uscito per la prima volta nel grande schermo nel 1997; sembra superfluo indicare il regista ma è invece corretto menzionarlo poichè non è l’unica pellicola sull’accaduto. I protagonisti di quella scena romantica, rimasta nella storia del cinema, non potevano che essere loro, Jack e Rose; quest’ultima diceva di volare mentre i due avevano il vento in faccia.
Quella parte, come tante altre del resto, avverte i segni del tempo e gli esperti parlano, come è naturale che sia, di un deterioramento generale della nave; per questo motivo non si può dire per quanto tempo ancora vedremo i resti, un giorno tutto sarà solo un ricordo. Non a caso sono trascorsi ben 112 anni da quella fredda ed infausta notte di Aprile.