Terremoto oggi in Tajikistan di magnitudo 7.0. La situazione

Il Terremoto oggi in Tajikistan ha riacceso di nuovo l'allarme nella zona più pericolosa della Terra dove le scosse continuano senza tregua a causa della collisione tra la placca indiana e quella euro-asiatica

Terremoto oggi in Tajikistan di magnitudo 7.0. La situazione

Nell’Asia Centrale il sisma continua a colpire. L’ultimo evento preoccupante riguarda il terremoto oggi in Tajikistan di 6.9 magnitudo sulla scala Richter, avvenuto alle ore 8.50 (ora italiana) di lunedì 7 dicembre 2015.

La scossa ha avuto un notevole impatto, a tal punto da farsi sentire oltre che a Kabul e Kunduz, addirittura anche in India, nelle vicinanze di Nuova Delhi.

Il Tajikistan è una regione montagnosa che si trova al confine con il Pakistan e l’Afghanistan, ma fortunatamente si tratta di una zona quasi interamente deserta e come è stato constatato in essa non vi sono grandi centri abitati, se non qualche villaggio montano.

Attualmente però non si sa con certezza se il sisma ha causato danni a persone o cose, eventualità da non escludere nonostante l’epicentro sia una zona montuosa.

Oltre all’ Ingv che ha diffuso informazioni autorevoli come l’intensità della scossa di terremoto, di magnitudo 6.9, il servizio geologico americano USGS ha comunicato il valore ufficiale della profondità del sisma, che è stata di 28km, inizialmente scambiata per 0,8 km. Quest’ultimo era un valore ovviamente inappropriato per una zona soggetta a notevoli trasformazioni geologiche come quella del Tajikistan.

Il territorio infatti, di recente è stato colpito da altre violente scosse, come quella di magnitudo 7.5, dello scorso 26 ottobre 2015, quando l’epicentro riguardava la regione montuosa dell’ Hindu-Kush, che si trova in Afghanistan nord-orientale, vicina a Tajikistan e Pakistan.

Purtroppo questa zona è a elevata sismicità a causa della collisione della placca indiana con quella euro-asiatica ed ultimamente ha visto tremare la terra numerose volte, anche e soprattutto nell’ultimo anno.

Recenti studi di geofisica e sismologia affermano che la catena Hymaliana sta vedendo le placche dell’India e dell’Eurasia convergersi a un tasso relativo di 40-50 mm/anno, e tra le aspettative riguardo alla situazione non vi sono ipotetici miglioramenti.

Tutto ciò significa che questa zona dell’Asia è dunque il punto potenzialmente più a rischio del pianeta Terra.

Continua a leggere su Fidelity News