E’ stato condannato a quattro anni e mezzo di reclusione Mark Willis, il 40enne che il 31 Agosto 2014 aveva tentato di stuprare una 25enne a Cheltenham, nel Gloucestershire (Inghilterra), venendo però tramortito dalla giovane prima di riuscire a consumare la violenza. La sentenza è arrivata due giorni fa (lunedì 7 Settembre, nda), a quasi un anno dall’inizio del processo.
“Sono estremamente felice del fatto che questa storia traumatica sia finalmente finita-ha dichiarato la vittima, la quale ha preferito mantenersi nell’anonimato, vista la natura del crimine-adesso potrò davvero ricominciare ad andare avanti con la mia vita”.
Erano circa le 2:00 di notte quando Willis, all’epoca dei fatti, aveva notato la ragazza camminare da sola in un giardino pubblico, con delle cuffiette nelle orecchie. L’uomo era ubriaco, e diverse testimonianze hanno confermato che aveva partecipato ad un addio al celibato quella sera. Così, dopo essersi nascosto dietro una siepe, l’ha assalita iniziando a prenderla a pugni, fino a scaraventarla a terra.
A quel punto si è messo sopra di lei, cercando di strapparle i vestiti. Ma la ragazza, un’esperta di kick boxing ed arti marziali, passato lo shock iniziale non si è lasciata sopraffare: “Stava tentando di strapparmi via i vestiti, ma avevo le gambe libere, così le ho sollevate, gliele ho messe sopra le spalle e le ho incrociate dietro il suo collo. A quel punto ho stretto più forte che potevo”, ha raccontato la ragazza.
“Ha iniziato a soffocare. Ha sollevato un braccio ed ha iniziato a colpirmi in faccia. Io ho chiuso gli occhi ed ho continuato a stringere, sperando che svenisse presto. Ad un certo punto, ho sentito il suo corpo afflosciarsi”. A quel punto la ragazza è fuggita, andando a chiedere aiuto presso un’abitazione nelle vicinanze.
Mark Willis, in precedenza già condannato per violenze ai danni di un’altra donna, era stato giudicato colpevole di aver assalito la ragazza lo scorso Maggio, ma aveva sempre negato il tentativo di violenza sessuale. Così il giudice William Hart aveva ordinato che venisse effettuata una perizia psichiatrica, prima di formulare il verdetto finale. Verdetto poi arrivato due giorni fa, quando il giudice ha ritenuto veritiero che il 40enne avesse tentato di stuprare la vittima.
“Voglio ringraziare la polizia-ha concluso la ragazza-per il duro lavoro di identificazione, per aver arrestato il mio aggressore, e per tutto il supporto che ho ricevuto. Spero che questo caso possa incoraggiare altre persone ad uscire allo scoperto e parlare con la polizia se sono state vittime di abusi sessuali”.