Quando la piccola Madison Gulliver ha chiesto ai genitori se poteva farsi fare un tatuaggio all’henné, i due hanno acconsentito, non pensando che ci fosse alcun pericolo per la loro figlia di sette anni. Il tatuaggio all’henné, un tipo di tattoo temporaneo che spesso viene fatto da turisti in vacanza in luoghi esotici, è stato eseguito nel salone estetico dell’hotel a quattro stelle nel quale la famiglia soggiornava durante il loro viaggio in Egitto.
Ben presto, però, il tatuaggio si è rivelato un incubo per la piccola Madison, che ha iniziato a lamentare dolore e prurito sul braccio destro, dove il tatuaggio si estendeva dal gomito fino all’anulare. Dolorose bolle da ustione chimica hanno poi iniziato a ricoprire la pelle esposta all’henné, tanto che la piccola è stata ricoverata in un reparto specializzato in ustioni, dove le bolle sono state rimosse, rischiando – però – di lasciare la bambina cicatrizzata a vita.
Il servizio sanitario nazionale inglese mette in guardia verso l’henné nero utilizzato per i tatuaggi, che può contenere alti livelli di tinte chimiche tossiche, che sono solitamente illegali da utilizzare sulla pelle, causando spesso pericolose reazioni dovute alla paraphenylenediamine (PPD).
Il sig. Gulliver ha commentato: “Probabilmente avrà cicatrici a vita a causa del tatuaggio all’henné. Dall’hotel si difendono dicendo che è colpa della pelle della bambina e non dell’henné, ma lei intanto ha bolle dalla punta delle dita fino al gomito, e sta soffrendo.”
L’uomo vuole mettere in guardia altri genitori sui pericoli di questo tipo di tatuaggi. “Eravamo del tutto ignari dei rischi, penso che in parte sia colpa nostra perché avremmo dovuto saperlo, ma parte della colpa ricade sul salone estetico dell’hotel che ha utilizzato sostanze pericolose su bambini. Vogliamo rendere questa vicenda pubblica per avvertire gli altri“.
La vacanza della famiglia Gulliver è stata tutto tranne che idilliaca. Dopo la prima settimana di vacanza, la moglie Sylvia è stata ricoverata d’urgenza per una infezione alla cistifellea, e l’intera famiglia ha dovuto passare due giorni in ospedale. Il tatuaggio all’henné era un premio per i figli della coppia, per essersi comportati bene durante il ricovero. Mentre Sebastian, di nove anni, ha accusato subito prurito dopo il tatuaggio all’henné, ed ha chiesto che fosse subito rimosso, la piccola Madison ha avvertito dolore e prurito solo dopo il ritorno a casa, quando ormai era troppo tardi per evitare conseguenze sulla sua pelle.