Taglia corda di sicurezza e lascia appesi due operai al 26° piano del grattacielo: rischia 20 anni di carcere

Una donna che vive in un grattacielo in Thailandia ha tagliato la corda di sicurezza che sosteneva due imbianchini lasciandoli appesi a penzoloni al 26° piano fino a quando una coppia li ha salvati

Taglia corda di sicurezza e lascia appesi due operai al 26° piano del grattacielo: rischia 20 anni di carcere

Non aveva visto il bando dei lavori e così forse per frustrazione pensò di fare un “rotto netto” a quell’inaspettato fastidio davanti alla finestra del suo appartamento.

Una donna che viveva in un grattacielo in Thailandia ha tagliato la corda di sicurezza che teneva 2 imbianchini e li ha lasciati appesi a penzoloni al 26° piano, finché una coppia non li ha salvati.

L’accaduto

Una donna in Thailandia ha tagliato la corda di sicurezza che sosteneva due imbianchini, lasciandoli appesi a penzoloni al 26° piano di un grattacielo a Pak Kret, fino a quando una coppia li ha salvati. Il colonnello Pongjak Preechakarunpong, capo della polizia locale, ha affermato che la 34enne è stata arrestata con l’accusa di tentato omicidio e distruzione di proprietà.

La donna si è giustificata sostenendo di essere “arrabbiata” per non essere stata informata in anticipo sulla presenza degli operai.Il filmato degli imbianchini penzolanti è diventato virale su Internet. Nella clip, si possono vedere due uomini che cercano di bilanciarsi, sforzandosi per tornare in sicurezza.

Uno degli operai, Song, residente in Myanmar, ha detto che si stava abbassando insieme agli altri due lavoratori dal 32° piano quando all’improvviso si è reso conto della situazione d’emergenza. Hanno subito chiamato i soccorsi. Guardando in basso, ha poi visto qualcuno dieci piani più giù aprire una finestra e tagliare la sua corda.

Vedendo i lavoratori penzolanti dal condominio, una residente, Praphaiwan Setsing e suo marito, sono entrati immediatamente in azione e li hanno portati in salvo. La donna che aveva tagliato la corda inizialmente ha negato l’accusa, ma quando la stessa corda è stata fatta controllare da un esperto per un’impronta digitale e per l’analisi del DNA, ha confessato il crimine.

Le autorità non hanno confermato il ‘movente’. Tuttavia, secondo i resoconti dei media locali, la donna era arrabbiata perché nessuno l’aveva informata del fatto.Se le accuse fossero confermate la 34enne rischia vent’anni di carcere.

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