Svizzera: pronti 60mila euro a chi deciderà di andare a vivere nella cittadina di Albinen

Il piccolo paese del Canton Vallese si sta rapidamente spopolando. L’amministrazione comunale ha quindi pensato di invertire la tendenza, offrendo un aiuto economico a chi deciderà di andarci ad abitare.

Svizzera: pronti 60mila euro a chi deciderà di andare a vivere nella cittadina di Albinen

Un sussidio una tantum per chi deciderà di trasferirsi ad Albinen. È questa la soluzione che l’amministrazione del piccolo comune svizzero ha formulato per combattere lo sfollamento che sta interessando la località alpina. Incastonata nelle montagne del Canton Vallese, Albinen è sì un minuscolo centro gettonato dai turisti, ma è allo stesso tempo una località sempre meno profittevole per viverci stabilmente. Il paese si sta letteralmente spopolando: attualmente gli abitanti sono solo 248.

Per contrastare questo fenomeno, l’amministrazione pubblica ha pensato di erogare un incentivo a chi deciderà di trasferirsi nel territorio comunale. La sovvenzione in denaro prevista è pari a 25mila franchi (ca. 21.000 €) per ogni adulto, e 10mila franchi (ca. 8.500 €) per ogni bambino. Per una famiglia tipo di quattro persone si potranno ricevere 70mila franchi, in altre parole circa 60.000 €. In più si potrà godere di un panorama mozzafiato, della natura incontaminata e respirare tanta aria pulita.

Ad ogni modo l’incentivo viene riconosciuto solo ed esclusivamente se ci si impegna a rimanerci per almeno 10 anni. Inoltre i richiedenti non devono avere un’età inferiore ai 45 anni, mentre l’immobile di proprietà che si dovrà acquistare, dovrà avere un valore non inferiore ai 200mila franchi.

È un investimento per il futuro del villaggio – ha dichiarato il sindaco Beat Jost – e forse potremo riaprire anche la scuola“. Con l’incentivo si spera dunque di combattere quello spopolamento che ha visto come principali protagonisti proprio le famiglie. Perdendo molti bambini, la città di Albinen è stata anche costretta a chiudere la scuola. Da qui i pochissimi bambini rimasti sono costretti a prendere l’autobus per raggiungere quotidianamente la città più vicina.

Con questa soluzione, oltre ad evitare l’abbandono del territorio, si spera anche di incentivare il ringiovanimento della popolazione residente. Per poter avviare l’iniziativa si tratta solamente di aspettare l’esito del referendum, una consultazione a cui parteciperanno i pochissimi cittadini rimasti.

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