Studente italiano sta per laurearsi ad Harvard, ma "ho paura di Trump"

La nuova politica o veto di Trump riguardo gli stranieri negli atenei americani sta facendo preoccupare un giovane italiano dottorando che dovrebbe laurearsi a breve ma non sa se riuscirà.

Studente italiano sta per laurearsi ad Harvard, ma "ho paura di Trump"

Gli Stati Uniti stanno diventando, sempre più, un luogo dove molti dei propri sogni e desideri rischiano di non vedersi mai realizzati a causa di molti dei dettami e delle politiche imposte da Trump. L’ultima delle quali riguarda gli studenti stranieri nelle università americane che dovrebbero andarsene. Un fatto che preoccupa molto uno studente italiano che dovrebbe laurearsi a breve ma non sa come fare per via di ciò che ha imposto Trump. 

Uno studente, di cui non sono ammesse le generalità, che, come molti della sua età, ha deciso di lasciare Milano circa 6 anni fa e oggi si sta per laureare ad Harvard ma teme per il suo futuro a causa del veto del tycoon degli studenti stranieri nelle università. A Quotidiano Nazionale, esprime le sue perplessità: “Dovrei laurearmi tra cinque giorni con i parenti per festeggiare, ma ancora non so se mi lasceranno ottenere il titolo di studio”. 

Una scelta che colpisce ogni ateneo, dove nessuno è escluso. Una decisione che non riguarda soltanto gli studenti con visto F1 come lui, ma anche molti ricercatori o comunque coloro che si apprestano a entrare nel mondo dell’insegnamento. A suo dire, Trump sta commettendo un autogol considerando che molti studiosi dell’AI sono studenti stranieri regolari. 

Per ora, l’ordinanza è stata sospesa, ma il dottorando è preoccupato anche del fatto che qualora tornasse a casa non è detto che al ritorno negli Stati Uniti riesca a superare le frontiere. Qualora fosse respinto non potrebbe tornare per cinque anni ed è un problema dal momento che la vita, la carriera di questo dottorando sono in suolo americano. 

Si sofferma poi sul cambiamento che stanno vivendo e hanno vissuto gli Stati Uniti nel corso degli anni. Prima vi era maggiore libertà di pensiero, ora tutto è finalizzato al dissenso. Una decisione presa da Trump che si spera possa cambiare per la storia. 

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