Strage di Nizza: l’Isis rivendica l’attentato del 14 luglio

Lo Stato Islamico ha rivendicato l'attentato di Nizza del 14 luglio. Lo ha fatto con un comunicato diffuso dall'agenzia Al Amaq, che ha fatto riferimento ad una "fonte di sicurezza" dell'Isis e riconosce che la strage è stata commessa da uno dei suoi soldati.

Strage di Nizza: l’Isis rivendica l’attentato del 14 luglio

L’autoproclamato Stato Islamico ha rivendicato l’attentato di Nizza del 14 luglio che ha spezzato la vita di 84 persone: il gruppo terrorista ha emesso un comunicato attraverso l’agenzia di notizie Al Amaq, che fa riferimento a una “fonte della sicurezza” dell’Isis e riconosce che la strage è stata commessa da uno dei suoi soldati.

Così come accaduto lo scorso mese di giugno in occasione dell’attentato contro il club gay di Orlando, la nota di Al Amaq utilizza la stessa formula: ne rivendica l’autorità citando una fonte indeterminata nell’intento di volerne prendere una certa distanza. Formula che lascerebbe intendere che quanto accaduto a Nizza sia stato un atto autonomo ispirato all’Isis ma non pianificato né diretto dall’organizzazione di Abu Bakr al Bagdadi.

Il messaggio non fornisce l’identità del terrorista. “La persona che ha compiuto l’operazione a Nizza era uno dei soldati dello Stato Islamico“, riferisce il comunicato distribuito attraverso l’account di Telegram di Al Amaq. “Ha eseguito in risposta agli appelli lanciati per colpire obiettivi nei paesi che fanno parte delle coalizione che lotta contro lo Stato Islamico“, ha aggiunto.

Intanto continuano le indagini della Polizia francese: si tenta di scoprire se l’autore del massacro, il tunisino Mohamed Lahouaiej Bouhlel, un estremista islamico, avesse relazioni con gruppi jihadisti o se fosse un “lupo solitario”. La Francia ha iniziato sabato il lutto nazionale che durerà tre giorni. Il presidente François Hollande si è riunito alle 9.00 con un piccolo consiglio di ministri della sicurezza e difesa, per analizzare l’accaduto e decidere le misure da adottare. “Siamo di fronte a una lunga battaglia, perché abbiamo un nemico che continuerà a colpire tutti i popoli, tutti i Paesi che hanno le libertà come valori essenziali”, ha affermato il capo dell’Eliseo.

E’ da mesi che il Governo prepara la popolazione in vista di nuovi possibili attentati perchè “il rischio 0 non esiste”, come continua a ripetere Bernard Cazeneuve, il ministro degli Interni. E proprio per questo sembra quasi che nell’aria ci sia un sentimento di rassegnazione. Anche Vincent, uno studente di 22 anni, ammirava i fuochi d’artificio con i suoi amici, e pensava, come ogni volta che frequenta un luogo dove c’è molta gente, che avrebbe potuto essere un “facile obiettivo”. Lui si è salvato, ma “con un centinaio di vittime la tragedia tocca tutti personalmente”, afferma.

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