Tre minuti prima dell’attentato a Bangkok. Un ragazzo in maglia gialla e zainetto entra nel complesso dell’Erawan di Bangkok, per poi uscire nuovamente a mani vuote. Per la polizia locale non è un sospetto, è il colpevole.
“Vogliono distruggere il turismo e l’economia del nostro paese” afferma il governo. 5 i kg di tritolo scoppiati alle 18:55, ora di punta. Intanto sono stati diffusi i filmati e le immagini del ragazzo, anche se la bassa qualità del video non rende facile l’identificazione; quello che si sa è che indossava una maglia gialla e ha i capelli mossi. Prayuth Chan-Ocha, primo ministro thailandese, giura che il colpevole o i colpevoli verranno presi a breve e sconteranno la pena che meritano. E’ il peggior attentato mai avvenuto in Thailandia e al governo non importa di che matrice fosse. Valentina Bortoletto, giovane trevigiana che al momento si trova in vacanza in Thailandia, racconta su twitter l’accaduto, che lei ha avuto modo di vedere a distanza ravvicinata e da cui è scampata per miracolo. Racconta di un silenzio irreale, di ambulanze, polizia, sangue, una situazione decisamente poco felice. Ha aggiunto di essere preoccupata, perché la bomba era indirizzata ai turisti, e al momento tra i turisti c’è anche lei. Una bomba fatta esplodere all’ora di punta nei pressi di un popolare santuario ha causato 22 morti e ben 123 feriti nel cuore commerciale della città di Bangkok. Una strage che ha lasciato scioccata la capitale thailandese.
Macabre scene di corpi martoriati si sono presentate ai soccorritori, in una Thailandia che per quanto sia abituata alle divisioni politiche da un decennio, non aveva mai visto un attacco simile. L’attacco rimane non rivendicato. Alcuni sospettano che sia di matrice islamica, altri invece, tra cui i maggiori esponenti del governo thailandese, accusano l’attentatore di voler danneggiare l’economia del Paese.