Stati Uniti: Jade, cieca a quattro anni a seguito di un’influenza

Jade, la bambina di quattro anni che sta commuovendo il mondo, è rimasta cieca a seguito di una brutta influenza. Il virologo racconta la sua esperienza.

Stati Uniti: Jade, cieca a quattro anni a seguito di un’influenza

La storia di Jade, la bambina di quattro anni rimasta cieca dopo quella che doveva essere una banale influenza, ha commosso il mondo; non si sa ancora se la bambina, che stava rischiando la vita, sarà in grado di recuperare la vista o se la sua condizione attuale la accompagnerà per sempre. I genitori lanciano un appello: “Fate vaccinare i vostri bambini“.

A raccontare la vicenda che ha visto protagonista la piccola Jade DeLucia è stata la Cnn: la bambina, che non era stata vaccinata contro l’influenza, ha iniziato ad avvertire i primi sintomi della malattia poco prima di Natale. Apparendo, essi, subito gravi, i genitori hanno pensato di portare la figlia al pronto soccorso dell’University of Iowa Stead Family Children’s Hospital, dove ha passato quasi due settimane nel reparto di terapia intensiva.

E’ stata fortunata a essere sopravvissuta” avrebbe affermato uno dei medici che ha preso in cura Jade, Thereza Czech, “E’ una piccola combattente. E penso sia stata super fortunata“. A seguito della malattia, al fine di assistere al meglio la bambina, i DeLucia avrebbero perso il lavoro ed ora si trovano a dover affrontare il costo delle cure salate.

Durante il ricovero di Jade, le è stata diagnosticata un’encefalopatia acuta necrotizzante, generata dalle complicazioni dell’influenza. Dopo la ripresa, però, i genitori si sono accorti di un nuovo disturbo che affliggeva la bambina: la stessa non dava segni di notare il suo animaletto di peluche, un unicorno bianco.

Dopo la visita oculistica si è accertato che il problema non era dovuto alla vista ma al cervello: la malattia, infatti, avrebbe danneggiato l’area che si occupa della percezione visiva. Adesso, Jade, sta facendo progressi, ma per capire se la sua condizione di cecità sarà permanente bisognerà aspettare ulteriori tre o quattro mesi. Il virogologo, interrogato a seguito della vicenda, ha dichiarato: “L’influenza ha solitamente un decorso benigno, ma talvolta può avere gravissime conseguenze. Meglio evitare, meglio vaccinare“.

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