Stati Uniti, a 10 anni uccide un bambino di 6 mesi. Il padre della vittima: "processatela come un’adulta"

Calpesta e calcia un bambino di soli 6 mesi, provocandone il decesso. L'assassina però è anch'essa una bambina, di 10 anni. Il padre della vittima chiede di processarla come un'adulta.

Stati Uniti, a 10 anni uccide un bambino di 6 mesi. Il padre della vittima: "processatela come un’adulta"

Una vera e propria tragedia quella avvenuta nel Wisconsin, negli Stati Uniti, dove una bambina di 10 anni ha tolto la vita, apparentemente in modo consapevole, ad un bambino di appena 6 mesi. Il padre della vittima, ancora in stato di choc e addolorato, chiede al tribunale di processarla come un’adulta.

Il fatto risale alla fine di ottobre, ma solo in questi giorni il padre del piccolo Jaxon Liedl ha rilasciato poche dichiarazioni essendo alle porte il processo contro la bambina. A lanciare l’allarme durante quella mattinata che si è poi rivelata fatale per Jaxon, una chiamata anonima fatta alla polizia del posto, in cui si avvisava di un bambino sanguinante presso l’asilo nido in cui i genitori portavano quotidianamente il figlio. Da qui la disperata corsa all’ospedale e la morte della vittima due giorni dopo il suo ricovero. Dall’autopsia svolta sul corpo di Jaxon, la conferma che quelle ferite non erano opera di un incidente, com’era stato detto precedentemente alla polizia.

Bambino di sei mesi preso a calci e calpestato

È stato grazie all’autopsia svolta sul corpo del piccolo Jaxon che si sono aperte le indagini sul caso, riuscendo così a fare chiarezza sull’assurda morte del bambino di soli sei mesi. La bambina di appena 10 anni, ma con l’età minima consentita per essere perseguita come un adulto, viveva con la famiglia che gestisce l’asilo nido dove Jaxon veniva portato ogni giorno dai suoi genitori. Ecco spiegato il motivo del perché la bambina si trovasse presso l’edificio.

Quella mattina, la bambina avrebbe preso tra le braccia il piccolo, facendolo poi cadere. Inizialmente alla maestra e madre affidataria della bambina, era stato detto che si era trattato di un incidente, ma l’autopsia sul corpo di Jaxon ha rivelato la verità. A causa probabilmente del pianto del bambino, avvenuto a seguito della caduta, la bambina si sarebbe innervosita e avrebbe così iniziato a colpirlo ripetutamente con calci, aggravando la situazione del piccolo fino a ridurlo in fin di vita.

Il padre di Jaxon, Nate Liedl, racconta ai media americani di aver chiesto al giudice di trattare la bambina come un adulto. Durante la prima udienza si è presentato anche l’uomo in sala per guardare negli occhi la bambina e, così come afferma lo stesso genitore, mostrarle che – a causa delle sue azioni – qualcuno sta soffrendo terribilmente. La paura di Nate è che non solo l’assassina di suo figlio non venga giudicata come un adulto, ma che le venga data una pena che le consenta di vivere la sua vita futura come se non fosse mai successo nulla, mentre nessuno gli avrebbe mai potuto ridare il figlio.

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