L’invasione delle locuste è una delle piaghe bibliche che colpirono l’Egitto per costringere il Faraone a consentire al popolo ebreo, guidato da Mosè, di lasciare il territorio egiziano ed essere libero, così, dalla schiavitù. Sarà forse il ricordo di quel racconto che ha scatenato il panico in Argentina, che ha visto le sue spiagge popolarsi di un numero enorme di scarafaggi.
A guardare i numerosi filmati e le fotografie che in queste ore stanno spopolando per il web, sembra proprio di trovarsi di fronte ad un film dell’orrore, invece sta davvero accadendo: un tappeto nero senza fine di insetti in movimento hanno invaso le spiagge argentine.
Subito su Facebook i soliti fatalisti hanno parlato di ‘punizione divina‘ e di ‘fine del mondo‘, richiamando alla mente studi fatti durante gli anni ’80 che dimostrerebbero che gli insetti percepiscono prima le catastrofi e che questi, quindi, stiano cercando di mettersi al riparo. Non è però, per niente vero: si tratta soltanto di una strana casualità che i biologi ed animalisti stanno cercando di spiegare alle migliaia di persone che credono che il mondo stia per finire.
Si tratta infatti della specie di scarafaggi Heteronychus Arator, noti per le loro migrazioni di massa. Questa volta, però, si sarebbero trovati in mezzo tra il mare ed i forti venti e per questo si sono trovati bloccati sulla spiaggia. Per giustificare l’enorme quantità di insetti, i biologi hanno spiegato che quel particolare tipo di scarafaggi vive per circa due anni sotto terra, fino a quando non escono per accoppiarsi: in questa fase vivono solo per altri quattro giorni. Le uova vengono covate normalmente a gennaio, ma nell’ultimo biennio il periodo si è spostato leggermente in avanti.
L’invasione potrebbe anche essere il frutto di una covata eccezionalmente grande dovuta al cambiamento climatico che l’intero pianeta sta affrontando in questi ultimi anni. Non c’è nulla, quindi, di cui preoccuparsi. C’è però chi sta già tentando di lucrare su questa cosa; infatti, alcuni siti stanno vendendo gli scarafaggi a 60 euro al chilo in quanto sono commestibili ed alcuni ritengono che le loro secrezioni siano benefiche per il corpo umano: un’altra bella invenzione.