“Sbrigatevi… è vestito in mimetico, sembra che abbia 13 anni“. Queste le parole di una delle telefonate al 911, numero unico per le emergenze in America, durante la sparatoria avvenuta venerdì 14 ottobre a Raleigh che è costata la vita a 5 persone ed un cane. Carnefice il giovanissimo Austin Thompson, 15enne che ha aperto il fuoco prima di barricarsi per diverse ore in un fienile.
Le prime vittime sono state il 16enne James Thompson, fratello maggiore dell’omicida, e la vicina di casa 52enne Nicole Connors, uccisa insieme al suo cane Sami mentre lo portava a passeggio. Poi ha sparato, uccidendole, la 49enne Susan Karnatz e la 35enne Mary Marshall, per poi finire con il poliziotto fuori servizio Gabriel Torres, di 29 anni.
Austin ha anche sparato ad altre due persone, identificate come Marcille Gardner e l’agente Casey Clark. Entrambi sono sopravvissuti, ma la Gardner è in ospedale in condizioni critiche.
Dopo la sparatoria, il 15enne è fuggito dalla scena ed ha trovato rifugio in un vicino fienile, dove si è barricato per diverse ore. Prima di essere arrestato, ha subito una “ferita potenzialmente letale“, ma la polizia non ha rivelato se si è sparato o se è stato coinvolto in uno scontro a fuoco con loro. Austin rimane al momento in ospedale in condizioni critiche.
Il motivo dell’omicidio non è stato ancora rivelato, ma l’ufficio del procuratore distrettuale di Raleigh ha promesso di incriminarlo da adulto, se sopravviverà. La sua famiglia non ha al momento ancora rilasciato alcuna dichiarazione ai media.
La sua follia omicida ha spinto il presidente Biden a rinnovare le sue richieste per il divieto delle armi d’assalto. “Basta. Abbiamo portato il lutto e pregato per troppe famiglie, che hanno dovuto sopportare il terribile fardello di queste sparatorie di massa. Dobbiamo approvare un divieto di armi d’assalto“.