A Valencia (Spagna) gli agenti della polizia locale hanno avuto il loro bel da fare per riuscire a sedare un feroce conflitto a fuoco, al termine del quale sono stati registrati 4 feriti, e 3 persone sono state tratte in arresto. Ma durante gli interrogatori è emerso un particolare assurdo: la sparatoria era partita a causa di un peto.
La battaglia è stata incredibilmente aspra, tant’è che sono stati mobilitati oltre 50 agenti di polizia sul luogo dello scontro, per far sì che la situazione potesse tornare alla normalità, scrive il Levante Emv. Tra i feriti sono stati identificati un uomo di 54 anni, ed il figlio 29enne di quest’ultimo.
Il giovane è stato medicato per ferite di arma da fuoco alla gamba, mentre per il genitore la prognosi è ancora riservata: il 54enne è stato infatti raggiunto da diversi proiettili all’addome, e versa ora in gravi condizioni.
Inizialmente gli inquirenti avevano supposto che la sparatoria fosse nata a causa di una qualche disputa per il territorio, dal momento che i criminali coinvolti erano tutti nomadi. Ma quando le indagini sono iniziate, dagli interrogatori è emerso un particolare a dir poco assurdo.
Non c’era infatti nessuna guerra per il territorio, né alcun regolamento di conti dietro al sanguinoso conflitto a fuoco, bensì un’inopportuna flatulenza. In altre parole, l’inferno si è scatenato a causa di un peto. La provocazione non è stata accolta bene dalla famiglia rivale, e ben presto sono stati chiamati i rinforzi.
La guerra verbale scaturita dalla flatulenza molesta ha finito per coinvolgere parenti e familiari dei rom inizialmente impegnati nella diatriba, generando ben presto in una sparatoria da Far West tra le due fazioni nemiche.