Spagna, Saturnino de la Fuente Garcia: è morto l’uomo più anziano del mondo

Saturnino de la Fuente Garcia, l'uomo più anziano del mondo, si è spento poche ore fa. Tra tre settimane lo spagnolo avrebbe spento le sue 113 candeline.

Spagna, Saturnino de la Fuente Garcia: è morto l’uomo più anziano del mondo

 Il cuore dell’uomo più anziano del mondo, il decano dell’umanità, lo spagnolo Saturnino de la Fuente Garcia, ha smesso di battere, nelle scorse ore, poco prima di compiere il suo 113esimo compleanno

Ad annunciarlo il suo decesso è il Guinness World Records, con sede a Londra, lo stesso che lo ha dichiarato l’uomo più anziano al mondo quando aveva raggiunto i 112 anni e 211 giorni.

La vita 

Nato a Puente Castro l’11 febbraio 1909 e che quindi fra 3 settimane avrebbe compiuto 113 anni, Saturnino era alto appena un metro e mezzo. A causa della sua bassa sua statura non era stato arruolato per la guerra civile spagnola del 1936. Sopravvissuto alla pandemia di influenza spagnola scoppiata nel 1918, aveva potuto mettere su una grande e produttiva impresa di calzature e diventare artigiano molto conosciuto nella zona.

Nella sua vita lunga oltre un secolo l’uomo, conosciuto anche come “El Pepino”, nel 1933 aveva sposato Antonina Barrio Gutiérrez. Ha avuto sette figli, 14 nipoti e 22 bis-nipoti. Grande appassionato di calcio e tifoso del Leon’s team Cultural Leonesa, aveva anche fondato una squadra nella sua città. Sul versante femminile, l’attuale decana dell’umanità è la giapponese Kane Tanaka, che lo scorso 2 gennaio ha compiuto 119 anni.

Tuttavia, il record di longevità di sempre è tutt’ora detenuto dalla francese Jeanne Calment, scomparsa nel 1997 dopo aver vissuto 122 anni e 164 giorni. Nel giorni scorsi si è spenta Ida Zoccarato, morta nella sua casa a Ponte di Brenta (Padova) a 112 anni e 237 giorni. “È straordinario pensare quanti anni abbia vissuto ed è incredibile che fosse stata capace pure di guarire dal Covid – ha detto il figlio –. Ero preparato a questo momento anche se non si è mai preparati fino in fondo perché la mamma è sempre la mamma. È stata cosciente fino all’ultimo”.

 

 

 

Continua a leggere su Fidelity News