E’ anche grazie all’aiuto di migliaia di persone del web, che hanno aiutato a diffondere sui social network l’hashtag #EvacuateTheTwins, che due gemelli siamesi potranno essere sottoposti al delicato intervento di separazione che potrebbe salvare le loro vite.
La storia dei piccoli Moaz e Nawras è diventata famosa a livello mondiale dopo l’appello da parte della Syrian American Medical Society, che ha chiesto aiuto a livello internazionale per poter portare via i bambini da una delle zone della Siria più devastate dai combattimenti.
I due fratellini sono infatti nati lo scorso 23 luglio a Douma, città assediata che è diventata la roccaforte dei ribelli ed è stata oggetto di pesanti attacchi da parte delle forze di Assad, compreso un attacco con armi chimiche nel 2014.
Moaz e Nawras sono gemelli congiunti al petto e con intestini sporgenti, e l’ospedale locale non aveva i mezzi e le possibilità di eseguire l’intervento di cui i gemelli necessitavano per sopravvivere. E’ per salvare le loro vite che Mohamad Katoub della Syrian American Medical Society è ricorso al web per poter mobilitare le autorità internazionali ed aiutare i gemelli.
Venerdì i due bambini, che hanno solo 21 giorni di vita, sono stati trasferiti insieme alla madre e alla zia in un ospedale della capitale Damasco, “Abbiamo negoziato per qualche giorno per poter eseguire una evacuazione medica,” ha detto Elizabeth Hoff Reuters, rappresentante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Dall’ospedale di Damasco, dove i bambini sono stati visitati approfonditamente, è arrivata una seconda buona notizia per la famiglia di Moaz e Nawras: i gemelli hanno due cuori congiunti, ma funzionanti. Adesso la speranza per i piccoli, racconta Katoub sul suo account Twitter, è quella di essere evacuati a Beirut, in Libano per poter eseguire il delicato intervento di separazione.
La storia dei gemelli porta alla luce la situazione umanitaria e sanitaria critica di città come Douma, dove la guerra impedisce ai dottori di poter svolgere il loro lavoro e gli aiuti umanitari internazionali hanno difficoltà ad arrivare. “In questo lungo periodo, le evacuazioni mediche sono state soggette a negoziazioni tra il governo siriano, le organizzazioni umanitarie, altri parti interessate ed i gruppi armati in Siria“, scrive la Syrian American Medical Society, sottolineando il fatto che “le necessità mediche dei pazienti sono rimaste in secondo piano.“