Sono drammatiche le stime dell’ultimo rapporto sulla situazione dei civili in Siria. Le violenze dello Stato Islamico ed i bombardamenti stanno infatti cancellando un intero Paese, ed hanno causato un numero di vittime e di sfollati incredibilmente elevato.
In particolare, nell’ultimo anno e mezzo di guerra l’incremento esponenziale degli scontri in territorio siriano ha fatto registrare cifre catastrofiche: i dati del Syrian Centre for Policy Research parla infatti di oltre 470.000 morti tra i civili, ai quali si aggiungono 1,9 milioni di feriti.
Numeri spaventosi, che trasportati in dati percentuali mostrano come l’11,5% della popolazione della Siria sia stata praticamente annientata da quando, nel 2011, nel Paese mediorientale è scoppiato il conflitto. In particolare, analizzando le cause di morte, l’inedia rimane ai primi posti: tra le oltre 470.000 vittime, 70.000 sarebbero dovute proprio alla mancanza di cibo ed acqua potabile.
In quattro anni dunque la guerra ha praticamente decimato la popolazione della Siria, ed in proiezione futura il conteggio delle vittime sembra essere destinato a crescere esponenzialmente. Rabie Nasser, ricerctore del Syrian Centre for Policy Research, ha infatti dichiarato al quotidiano britannico The Guardian che: “Le morti indirette saranno maggiori nel futuro“.
“Pensiamo che le cifre delle Nazioni Unite siano grandemente sottostimate per mancanza di accesso alle fonti” ha poi specificato Nasser. Anche i danni economici al Paese sono incommensurabili: il SCPR ha stimato che la guerra abbia prodotto perdite economiche per circa 255 miliardi di dollari. La guerra all’Isis intanto prosegue, ed a pagarne il prezzo più alto sono proprio i civili dei territori occupati.
“Pensiamo che le cifre delle Nazioni Unite siano grandemente sottostimate per mancanza di accesso alle fonti” ha poi specificato Nasser. Anche i danni economici al Paese sono incommensurabili: il SCPR ha stimato che la guerra abbia prodotto perdite economiche per circa 255 miliardi di dollari.
“Pensiamo che le cifre delle Nazioni Unite siano grandemente sottostimate per mancanza di accesso alle fonti” ha poi specificato Nasser. Anche i danni economici al Paese sono incommensurabili: il SCPR ha stimato che la guerra abbia prodotto perdite economiche per circa 255 miliardi di dollari.