Nel solo 2014, secondo le stime del Syrian Observatory for Human Rights, nella guerra civile in Siria sarebbero morti quasi 4.000 bambini, in una guerra che, dal 2011 ad oggi, ha portato a più di 200.000 individui morti. In molte città della Siria, in effetti, si vive nella costante paura che qualcosa possa accadere, a te e ai tuoi cari; volente o nolente, la gente si è abituata a vivere in un perenne stato di guerra. Quello che stiamo per raccontarvi, quindi, non dovrà stupire più di tanto, quanto piuttosto far riflettere su quanto questa guerra rischi di compromettere per sempre le vite dei bambini che le hanno vissute.
In queste ore, infatti, sta facendo il giro del web la foto di una bambina con le mani alzate, come se volesse ‘arrendersi’ a qualcuno che le stesse puntando un’arma contro. La cosa strana, però, è che questa bambina guarda verso l’obiettivo: sì, avete capito bene, la bambina si stava letteralmente arrendendo al fotografo. La piccola, con ogni probabilità, avrà pensato che l’obiettivo della fotocamera fosse in realtà un’arma, e che la sua stessa vita fosse in pericolo. 4 anni, 4 anni appena ha questa piccola bambina, e già sa riconoscere un’arma, spaventarsi di fronte ad essa.
La foto è cominciata a circolare da qualche giorno, dopo che la giornalista Nadia AbuShaban l’ha condivisa sul suo profilo Twitter. Nei giorni successivi, si è cercato di contestualizzare questa foto, e su internet si è scatenata una vera e propria caccia al fotografo, per chiedere le circostanze di quell’avvenimento. Si è scoperto che a scattare la foto è stato il turco Osman Sagirli, e che la foto è stata scattata nel campo profughi di Atmeh, nel dicembre del 2014: “Normalmente, i bambini sorridono e si divertono quando vedono una fotocamera. Quel giorno, invece, quella bambina ha scambiato il mio teleobiettivo per un’arma”. A 4 anni.